Infortunio Zaniolo – L’avvertimento dell’esperto: “per queste lesioni servono 9-12 mesi, il rischio di recidiva è alto”

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Intervento perfettamente riuscito per Nicolò Zaniolo, che oggi ha iniziato le prime fasi della riabilitazione per provare a tornare in campo il prima possibile e non dover rinunciare a Euro 2020. Il giovane centrocampista è stato operato ieri al ginocchio, ma non si conoscono i tempi di recupero, secondo il medico della Roma impossibili da definire, perchè variano da atleta ad atleta.

Infortunio Nicolò Zaniolo
Luciano Rossi/AS Roma/LaPresse
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C’è chi, però, lancia un importante avvertimento al calciatore e tutto il suo staff: “attenzione ai tempi di recupero. Il consiglio alle società, ma anche ai media, è quello di non aumentare la pressione per abbreviare il ritorno in campo. Le società sportive di serie A, B e C hanno un contratto di lavoro collettivo che prevede la possibilità di licenziamento del tesserato da parte del datore di lavoro ai 6 mesi e 1 giorno di malattia del dipendente. Quindi i calciatori professionisti hanno sulla loro testa una vera e propria spada di Damocle ed è sempre più frequente vedere giocatori che rientrano in campo dopo 4 mesi e mezzo, 5 mesi: tempi che assolutamente non bastano e sono molto in anticipo rispetto alle fasi più adeguate di recupero da infortuni gravi“, ha spiegato Andrea Piazze, presidente del Gruppo di Interesse Specialistico in Fisioterapia Sportiva di Aifi, l’Associazione italiana fisioterapisti.

Infortunio Nicolò Zaniolo
Foto Fabio Rossi/AS Roma/LaPresse

Un rientro allo sport, specialmente in quelli di contatto, dopo lesione al legamento crociato anteriore avviene in sicurezza sui 9-12 mesi: c’è una chiara differenza tra quello che è consigliabile dal punto di vista scientifico e quello che poi avviene nella pratica, devo dire soprattutto in Italia. E’ un fatto da non sottovalutare, se pensiamo a tutti gli atleti che hanno magari un solo anno di contratto. Senza tralasciare il fatto che ciò si ripercuote direttamente anche sui comuni cittadini o sugli sportivi amatoriali, stimolati ad anticipare il loro recupero. Ovviamente il rischio di recidiva è parecchio più alto se il ginocchio non è ancora pronto. Il giocatore che rientra prima degli altri ‘comuni mortali’ lo fa esclusivamente per fattori ambientali esterni come possono essere il contratto, la pressione del club e dei media, perché non esistono panacee e miracoli che possano ridurre i tempi di recupero: che una persona si chiami Nicolò Zaniolo o si chiami Mario Rossi, il ginocchio reagisce organicamente nello stesso modo. Semmai può avere delle performance diverse e può avere bisogno di una maggiore assistenza, potendo dedicare più tempo agli allenamenti e avendo una capacità motoria diversa“, ha aggiunto.

zanioloL’obiettivo dell’Europeo è alla portata e i tempi per riprendersi ci sono. Certo, Zaniolo avrà un super lavoro da fare“, ha concluso.

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