Doping Iannone – Andrea positivo al Drostanolone: richieste le controanalisi, ma i tempi potrebbero essere lunghi

Andrea Iannone ed il suo staff chiedono le controanalisi dopo lo scandalo doping che ha visto coinvolto il pilota Aprilia

SportFair

Scandalo doping nel mondo della MotoGp: da qualche giorno, infatti, non si fa altro che parlare della positività di Andrea Iannone ad un test dello scorso 3 novembre in Malesia. Il campione di Vasto sarebbe risultato positivo al Drostanolone, uno steroide anabolizzante diffusissimo nel bodybuilding ma nato per curare il tumore al seno. Chi usa questa sostanza ha lo scopo di definire maggiormente la propria massa muscolare: un gesto però controproducente per un pilota, che cerca solitamente di essere più magro e leggero per poter guidare al meglio la propria moto, come Iannone sa bene, visti i 7kg persi col lavoro in palestra.

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Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Il pilota si è detto tranquillo e sereno sui social ed il suo staff ha spiegato che la causa potrebbe ritrovarsi nelle carni mangiate nelle settimane trascorse fuori dall’Europa durante il trittico asiatico.

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Alessandro La Rocca/LaPresse

Adesso, dunque, Iannone e tutto il suo staff passano al contrattacco, chiedendo, dopola sospensione, le controanalisi su un altro campione.

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AFP/LaPresse

La richiesta di controanalisi è stata effettuata, ora bisogna aspettare i tempi: la data presumibile dell’esito è fissata per il 7 gennaio, presso lo stesso laboratorio accreditato dalla Wada a Dresda che ha effettuato il primo controllo. Io e il professor Salomone saremo presenti: solo allora sapremo il dato certo delle sostanze e il quantitativo rilevato, fondamentale per tutta la dinamica. Fino ad allora servono però prudenza e cautela“, ha spiegato il legale De Rensis.

E’ solo questione di tempo, dunque, adesso. Ma è proprio il tempo a poter remare contro al campione di Vasto: nel caso in cui le controanalisi dovessero negare la positività di Iannone, il procedimento verrebbe immediatamente annullato, in caso contrario, però, si aprirebbe un processo che potrebbe andare per le lunghe, costringendo il team Aprilia a dover chiamare Bradley Smith almeno per i test.

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