Francia, Griezmann contro l’omofobia: “fermiamo le partite! Non è meno grave del razzismo”

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Griezmann tira un calcio all’omofobia: il calciatore transalpino in disaccordo con il presidente della Federazione calcistica francese, chiede la sospensione delle partite

In Francia la questione legata al razzismo e all’omofobia occupa una parte importante nelle cronache sportive degli ultimi giorni. Dopo i cori durante Nizza-Marsiglia, il calcio transalpino si è trovato nuovamente a fare i conti con la piaga spiacevole degli insulti alla ‘diversità’ e alle libertà personali delle persone: comportamento in netto contrasto con i valori promossi dal mondo del pallone.

Il presidente della Federazione Calcistica Francese ha però espresso un parere particolare, dicendosi d’accordo solo a fermare la partita in caso di “cori razzisti, in caso di risse, per incidenti o se ci sono pericoli in tribuna“, l’omofobia invece “non è la stessa cosa del razzismo“, quasi sia ‘meno grave’.

Tali dichiarazioni sono andate incontro a dure critiche, fra le quali spiccano quelle di Antoine Griezmann che ha dichiarato: “dobbiamo fermare le partite in caso di cori omofobi. Serve un segnale per far cambiare certi atteggiamenti. Per me, invece, è molto sensato interrompere le partite sia in caso di canzoni omofobe che per cori razzisti. Se blocchiamo le gare le persone non saranno felici e forse smetteranno di fare certi cori“.

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