Un ex giocatore delle giovanili del Manchester United ha rivelato alcuni retroscena avvenuti durante il periodo con Mourinho in panchina
Il periodo di José Mourinho alla guida del Manchester United non è stato sicuramente rose e fiori, lo confermano le rivelazioni di un ex giocatore delle giovanili dei ‘Red Devils‘, intervistato ai microfoni di All About United.
Rimasto anonimo per ovvi motivi, questo calciatore ha deciso di vuotare il sacco, rivelando il discutibile comportamento dello Special One: “nonostante abbia fatto circa 15 sessioni di allenamento con la prima squadra, Mou non mi ha mai detto nulla. Tutti gli allenamenti erano guidati da Kieran McKenna e Michael Carrick. Mourinho non parlava mai e quelli con cui parlava li chiamava ‘ragazzino’, invece che per nome. Una cosa che molti giocatori delle giovanili trovavano degradante. Mourinho voleva cacciare tutti i giocatori delle giovanili dall’edificio dove c’era la prima squadra, ma glielo hanno impedito. Noi giovani non potevamo andare in piscina o nella vasca del ghiaccio se c’era qualcuno della prima squadra. Lo United non sembrava una squadra. I giocatori mangiavano da soli o a gruppetti e non come un collettivo. Durante le pause delle nazionali, quando molti non c’erano, Mou se ne andava in vacanza e i giocatori dovevano allenarsi con noi. Una decina di calciatori, come Ander Herrera, Juan Mata, Luke Shaw, Chris Smalling e Anthony Martial sono stati dei veri professionisti, specialmente Herrera. Ad alcuni senatori non piaceva Mourinho e dopo che lo hanno mandato via erano felicissimi. È cambiato totalmente lo stato d’animo, ma nessuno pensava che lo avrebbero esonerato e tutti erano sorpresi“.
Importanti anche le rivelazioni circa il rapporto tra Pogba e Mourinho: “Paul non sembrava felice quando se ne è andato, credo che lui e Mourinho non abbiano mai davvero litigato, anche se Pogba era sempre più frustrato per come giocava la squadra e per i risultati. Ma la storia che Pogba è un male per la squadra è falsa, allo United lo amano tutti. Parla con chiunque, non importa chi sei. Tutti ci hanno scambiato una parola, dai ragazzi delle giovanili agli addetti alle pulizie. In allenamento ti dice sempre ‘se non sai cosa fare, passamela anche se sono marcato’. Nessuno allo United parla male di lui, dalla dirigenza agli allenatori“.