Roma, Petrachi show in conferenza stampa! Dzeko, Higuain, Barella e Zaniolo: il nuovo ds mette tutti in riga

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Gianluca Petrachi si presenta a Roma con tanta grinta: il nuovo ds traccia il futuro dei giallorossi fra mosse di mercato, rinnovi e mentalità vincente

Dopo la breve e poco positiva parentesi di Monchi, la Roma ha deciso di ripartire da un nuovo ds italiano: Gianluca Petrachi. Entrare oggi nella dirigenza giallorossa, dopo gli addii di Totti e De Rossi, con una squadra in fase di ‘smantellamento’, un nuovo allenatore e una piazza che, come sempre, pretenderà un posto in Europa a fine stagione, non è di certo il più facile dei compiti.

Fabio Ferrari/LaPresse

Gianluca Petrachi sembra però avere le carte in regola per tenere ben salde le redini della situazione. Lo ha fatto capire in conferenza stampa, partendo dalla mentalità che la sua squadra deve avere: “le ambizioni ce le ho, ma qui occorre rimettere le fondamenta. Alcuni mi dicevano chi me lo faceva fare a venire. Bisogna essere anche un po’ realisti. Oggi la Roma è all’anno zero. Deve ripartite con dei valori e dei principi. Voglio giocatori con qualità morali. Gente che viene con la pancia piena o pensa solo al dio denaro non fa parte dei giocatori che ho scelto. Scelgo prima gli uomini e poi i calciatori. E’ un messaggio da dare a chi arriva. Leggo di questi pseudo rifiuti: la Roma non è una succursale, chi viene deve farlo con entusiasmo. Come Spinazzola, che ha lasciato la Juve. Gente che deve portare quell’entusiasmo che è in me. Lo scorso anno questo senso di appartenenza e spirito di squadra lo si è visto poche volte. Porterò disciplina e senso di appartenenza, gente che corra e dia l’anima“.

LaPresse/AS Roma/Fabio Rossi

Poi è tocato al capitolo mercato. Dzeko non sembra convinto di restare e Petrachi deciderà di trattenerlo solo se avrà il mood giusto, in caso contrario Higuain è un nome caldo, ma anche lui dovrà essere convinto del progetto, a differenza di quanto fatto trapelare da Barella: “Dzeko? Non è uno si sveglia al mattino decide di andar via, si mette d’accordo con un’altra squadra e ci ricatta. Se non ha gli stimoli giusti, porta una squadra che porta il grano e poi può andare. Non mi piace essere preso per la gola. Non mi interessa che abbia raggiunto un accordo. Lui deve essere uno che fa parte di questa casa, ma non ne è il proprietario. Non ci faremo strozzare da nessuno. Le soluzioni che abbiamo trovato abbiano un senso logico e calcistico. Manolas? Voleva andare via. Il Napoli ha fatto una proposta importante, Diawara ha bisogno di fiducia, ma ha quel profilo. Ieri mi ha chiamato ed è disposto a non fare vacanze. Ecco questo è il senso di appartenenza e di entusiasmo”.

AFP/LaPresse

Higuain? Chi lo discute è un pazzo. Ora può avere perso un po’ di autostima, ma sicuramente potrebbe far comodo qualora Dzeko andasse via, ma le motivazioni contano moltissimo. Se si aprisse qualcosa con la Juve, deve essere lui a crederci. Per ritrovarlo il vero Higuain non ci sarebbe niente di meglio della Roma, potrebbe seguire le orme di Batistuta, che qui ha lasciato un segno indelebile. Oggi voglio pensare a Dzeko, che si renderà conto che l’aria sta cambiando, ma se vuole andare via l’Inter ci deve pagare bene il giocatore, dobbiamo andare sul mercato con un po’ di soldi in tasca.

Alfredo Falcone/LaPresse

Barella? Il procuratore ha parlato tante volte con la società, era contento di venire alla Roma. Poi so che nell’intermezzo del passaggio di consegne si è perso per strada un po’ di tempo. Inevitabile. Si è inserita l’Inter, il giocatore è stato chiamato da Conte, molto bravo a motivare i calciatori. Ci sta che voglia giocare la Champions e non ritenere la Roma all’altezza dell’Inter. Io non l’ho cercato, è il Cagliari che ci ha cercato. Tentar non nuoce. Era difficile prima, ma a maggior ragione lo è ancora adesso. Il Cagliari vorrebbe darlo alla Roma, ma lui ha scelto l’Inter. O Barella mi chiama e ci ripensa, a quel punto si può parlare. Portarlo in modo forzato sarebbe sbagliato. Se non ha motivazioni, è giusto darlo all’Inter“.

LaPresse

Un pensiero finale sui rinnovi di Zaniolo ed El Shaarawy: “Zaniolo ha fatto un finale di campionato non all’altezza delle sue possibilità. Sicuramente dovremo adeguargli il contratto, ma qui si fa presto a rendere dei miti chi ha fatto 15 presenze in Serie A. Ha le qualità per diventare un top se fa come ha fatto nei primi 6 mesi, allora può essere il fiore all’occhiello, ma spetta a lui decidere. A questa età si fa presto a perdere il senso della ragione. Nell’ultimo periodo ha smarrito un po’ questi concetti, ma le cazzate le hanno fatte tutti. El Shaarawy? Io vorrei che restasse. Vogliamo rinnovargli il contratto, ma bisogna capire che non bisogna strafare, a tutto c’è un limite. Se poi si vuole strafare, non posso competere con la Cina. Se vuole rimanere, cercherò di accontentarlo. Non trattengo nessuno con la forza“.

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