Multe auto, motivazioni e come contestarle

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Cerchiamo di fare chiarezza sulla delicata questione delle multe che avolte tartassano ingiustamente gli automobilisti

Le multe hanno la funzione di punire tutti quei soggetti che violano le regole dettate dal Codice della strada, ma siccome parliamo di sanzioni amministrative il cittadino può presentare ricorso alle autorità competenti se ritiene ingiusta questa azione comminata nei suoi confronti, ma anche se nel verbale vengono riportati errori.

Per prima cosa è necessario analizzare bene la situazione e capire se le motivazioni che ci hanno portato a considerare un eventuale ricorso abbiano delle basi fondate, oppure se sono state generate dalle emozioni e dalla rabbia del momento.

Tra le motivazioni valide per contestare una multa troviamo i classici vizi di forma, come ad esempio errori relativi all’orario in cui è stata commessa l’infrazione, oppure la strada sbagliata o la trascrizione della targa dell’auto errata, o altre inesattezze. Ricordiamo però che il giudice deciderà per l’annullamento soltanto nel caso in cui i diritti del cittadino multato siano stati violati o compromessi.

Motivazione invece inattaccabili sono quelle relative alla ricezione di un doppio verbale per la stessa infrazione, oppure per la ricezione della notifica dopo 90 giorni, o ancora le multe per eccesso di velocità effettuati con autovolex non correttamente segnalati o non omologati.

Ricorso al Prefetto

Il ricorso può essere presentato al Prefetto o in alternativa al Giudice di Pace: nel primo caso il termine di presentazione è improrogabilmente di 60 giorni dalla notifica della multa. E’ possibile avvalersi di una raccomandata A/R oppure utilizzare la posta elettronica certificata, in seguito è necessario attendere 210 giorni se si è inviato il ricorso al prefetto oppure 180 se all’ente accertatore. Nel caso in cui il soggetto perda il ricorso sarà costretto a pagare una multa raddoppiata, nonostante questo sarà possibile effettuare in ricorso entro 30 giorni al Giudice di Pace.

Ricorso al giudice di pace

Se si decide invece di fare direttamente ricorso al giudice di pace si deve effettuare la pratica entro 30 giorni dalla notifica della multa. La documentazione va presentata di persona (in alternativa si può delegare un avvocato) negli uffici della cancelleria del giudice di pace. Il ricorso può essere dichiarato inammissibile, oppure può essere convalidata multa con ordinanza. Il ricorso può essere inoltre respinto commutando al soggetto una sanzione con importo variabile stabilito dalla legge. Il Giudice può inoltre annullare la multa, totalmente o in parte, accogliendo positivamente il ricorso. Infine, se il Giudice respinge la domanda di ricorso ci si può appellare al Tribunale Civile.

I costi del ricorso

Se ci si rivolge al giudice di pace il costo del ricorso parte da 43 euro per le multe fino a 1.033 euro, di 43 euro più 27 euro di spese per le multe da 1.033,01 euro a 1.100 euro. Il costo sale a 98 euro più 27 euro per le spese per multe il cui importo va da 1.100,01 euro a 5.200 euro, mentre  si raggiunge quota 237 euro +27 euro per le spese per chi effettua ricorso ad una multa che va da 5.200,01 euro a 15.493,71 euro.

 

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