La passione di questi ragazzi ha fatto emergere il forte fascino esercitato da marchi come Alfa Romeo e Maserati nei confronti dei giovani americani
Il Gruppo FCA ha organizzato negli Stati Uniti un contest dedicato a studenti da 16 a 18 anni che risultano iscritti agli ultimi tre anni della high school (il corrispettivo della nostra scuola superiore). I partecipanti del contest battezzato “Drive for Design” dovevano immaginare l’auto dei propri sogni appartenente ad uno dei brand d Fiat-Chrysler.
Il vincitore del contest si chiama Maximillian Cooper, lo studente della città di Miami (Florida) che ha realizzato il meraviglioso progetto di un’hypercar targata Alfa Romeo chiamata “Serprente” che rinuncia alle forme classiche tipiche delle sportive del Biscione per abbracciare un look futuristico e molto grintoso, anzi esotico.
Anche al secondo posto è stato scelto il marchio del Biscione, questa volta realizzata da Mason Ross di Burien, proveniente dallo stato di Washington, che ha sviluppato una sportiva Alfa dall’aspetto più classico e meno estremo, ma pur sempre di grande impatto scenico. Sul terzo gradino del podio è salito lo studente Vincent Piaskowski padre del progetto battezzato “Maserati Pescecane” supercar che strizza l’occhio al mondo degli squali.
Se da un lato risulta interessante come un grande Gruppo sembri puntare sui giovani, dall’altro Fiat Chrysler delude di continuo le nostre aspettative investendo poco o nulla su nuovi prodotti e ritardando l’uscita di nuovi modelli. Basti pensare ai soldi incassati dalla vendita di Magneti Marelli, divisi fra gli azionisti invece di essere reinvestiti, oppure i continui ritardi sul rilancio di ALfa Romeo, o ancora ridurre il marchio Lancia alla comemrcializzazione della sola Ypsilon.
La passione di questi ragazzi ha fatto emergere il forte fascino esercitato da marchi come Alfa Romeo e Maserati nei confronti dei giovani americani, cosa non troppo scontata considerando che la Casa del Biscione è ritornata sul suolo americano solo pochi anni fa dopo una lunghissima assenza, ma nonostante questa situazione la nobile storia e le imprese del marchio italiano continuano ad attrarre milioni di persone in tutto il mondo, cosa che però non sembra essere sfruttata a dovere da FCA che continua a non valorizzare a dovere gioielli del calibro di Alfa Romeo, Lancia e Maserati.