Ciclismo – Caso Mercatone Uno, la mamma di Pantani fa chiarezza: “i cimeli di Marco sono tutti in mano alla famiglia”

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Tramite un lungo post su Facebook, mamma Tonina ha sottolineato che la famiglia Pantani non ha nulla a che vedere con il fallimento della Mercatone Uno

Partendo dal fatto che, chiaramente dispiace tanto per quello che sta accadendo, sentiamo la necessità di fare chiarezza sui fatti. Per quanto riguarda i ‘cimeli di Marco‘, quelli originali e usati da lui stesso, sono in possesso o della famiglia e quindi esposti allo Spazio Pantani a Cesenatico, o in possesso di qualche amico o parente intimo di Marco perché regalati da lui stesso. Il materiale in possesso alla fondazione Pezzi, prestato alla Mercatone Uno, quindi posto sotto sequestro per via del fallimento, è materiale che negli anni in cui Marco ha corso per la squadra di proprietà di Romano Cenni ha avuto a disposizione. Sicuramente originale, ma in alcuni casi mai utilizzato“.

Sono queste le parole in un post su Facebook di Tonina Pantani, madre del campione di Cesenatico morto nel 2004, commentando la notizia del fallimento di Mercatone Uno e della vendita all’asta di una quarantina di oggetti, maglie, biciclette e alcune coppe. Vendita legata alla crisi dell’azienda di Imola, che sponsorizzava il team negli anni delle vittorie. “Si tratta di materiale di proprietà della Fondazione Pezzi, per cui libero di essere utilizzato in maniera autonoma; un po’ come chi è in possesso privatamente di un regalo fatto da Marco. Crediamo nel buon senso dell’utilizzo, ma non ci sentiamo chiamati in causa, perché i cimeli dal valore affettivo più importante, sono tutti in mano alla famiglia. Ora, dispiace a tutti quanto sta succedendo, ma come famiglia Pantani abbiamo altre battaglie da sostenere, la più importante è conosciuta a tutti, ed è la ricerca della verità sui fatti di Campiglio e Rimini“, ha aggiunto la madre di Pantani.

Foto Marco Rosi/Lapresse

Le nostre energie sono tutte rivolte su questa battaglia, e sul tenere sempre vivo il ricordo di Marco, con le nostre attività (Fondazione Marco Pantani, Spazio Pantani, beneficenza, Pantani Corse, Gran Fondo Marco Pantani). Per cui chiediamo a tutti di rispettare il nostro pensiero. Dispiaciuti, come già detto, chiediamo rispetto sui media e sui social; Marco non deve sempre essere usato per fare notizia. Con il fallimento dell’azienda, Marco non ha nulla a che fare, non tiriamolo sempre in ballo per vendere più copie, o ricevere “mi piace” sui social. Detto questo, seguiremo gli eventi in maniera attiva, augurandoci il buon senso da parte di tutti. Un grande grazie a tutti i tifosi che non ci fanno mai mancare l’affetto. Marco per sempre“, ha concluso Tonina Pantani. (Red-SprAdnKronos)

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