Red Bull Cliff Diving Worls Series 2019, tutto pronto per l’11ª edizione: si parte dalle Filippine

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La prima, esclusiva, tappa della World Series più emozionante del mondo si svela in tutta la sua straordinaria bellezza

Il conto alla rovescia per la Red Bull Cliff Diving World Series 2019 è ormai iniziato!  Preparate i passaporti perché l’undicesima edizione della Red Bull Cliff Diving World Series non si risparmierà, spingendo gli atleti in gara ai confini degli oceani.

Si parte, infatti, con un’assoluta novità dall’altra parte del globo: il 13 aprile a El Nido, nella regione di Palawan delle Filippine, i nostri diver daranno inizio alla competizione di tuffi più entusiasmante dell’anno con un panorama tropicale d’eccezione.

Per raggiungere Small Lagoon e Big Lagoon, le splendide lagune nascoste dell’Isola di Miniloc che faranno da sfondo al primo appassionante appuntamento di questa edizione, gli high diver saranno dei moderni esploratori e, dopo un viaggio a bordo di una pump boat, si avventureranno a nuoto o in kayak fra due scenografiche formazioni rocciose talmente vicine da sembrare sul punto di baciarsi. Solo passando attraverso questa stretta fessura gli atleti potranno accedere a Small Lagoon, un paradiso terrestre fra terra e mare protetto da gigantesche scogliere calcaree, e sarà proprio dalla roccia nuda di queste imponenti scogliere che spiccheranno il volo per i primi due round di gara.

Occhi puntati sui campioni in carica Gary Hunt e Rhiannan Iffland, ma anche sui 4 nuovi permanent diver di questa edizione, che potrebbero regalare piacevoli sorprese. Senza contare che i 4 atleti wildcard in campo maschile aggiungeranno pepe alla competizione, cercando di eseguire il tuffo perfetto per guadagnarsi un posto da titolare nella prossima line up.

Fra questi ultimi ci sarà anche l’ex campione Orlando Duque, detentore di 13 titoli mondiali, vincitore di 9 gare della Red Bull Cliff Diving World Series e in possesso di ben 2 Guinness World Records.

Ma quello del 13 aprile sarà un appuntamento importantissimo anche per Alessandro De Rose, l’unico atleta azzurro in competizione, che partecipando come wildcard cercherà fin dalla prima tappa di dare il massimo per riuscire a riconquistare un posto fra i grandi campioni: “Sono davvero elettrizzato all’idea di ricominciare! Dopo un 2018 un po’ in salita, mi sono allenato con ancora più impegno e costanza per raggiungere il massimo della forma e ora sono pronto a dare avvio alla competizione. La prima gara è sempre un appuntamento speciale, ma ripartire da un luogo inedito e così affascinante, immerso nella natura incontaminata, mi emoziona ancora di più e mi spingerà a dare il massimo. Non vedo l’ora di tuffarmi in questo paradiso tropicale!”

In campo femminile, la britannica Jessica Macaulay, nuova atleta titolare dell’edizione 2019, non è nuova a stupire nella competizione, dopo essere salita sul podio in Texas nella scorsa edizione alla sua seconda presenza in gara in assoluto, e aver conquistato 3 podi in soli 6 eventi. Anche la statunitense Eleanor Townsend Smart, la diver più giovane in gara con i suoi 23 anni, dopo aver vinto la medaglia di bronzo alla FINA World Cup 2018 che le ha fatto guadagnare un posto fra le atlete titolari, ha obiettivi molto ambiziosi per la World Series ed è più agguerrita che mai.

Quale diver si aggiudicherà la prima gara mantenendo sangue freddo e nervi d’acciaio nei 3 secondi di caduta libera a 85 km/h? Coraggio, concentrazione, una grandissima preparazione fisica e una dose di spirito d’avventura senza precedenti saranno necessari ai 16 atleti titolari (10 per la competizione maschile e 6 per il circuito femminile) e agli 8 atleti wildcard (4 per ciascun circuito), per raggiungere il primato in un ambiente così selvaggio e ricco di insidie.

Sarà un lemure volante o un’aquila delle Filippine a osservare con gli spettatori gli straordinari avvitamenti degli atleti? Ci saranno delle simpatiche tartarughe ad attenderli nelle acque cristalline?

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