MotoGp – Test Qatar, l’ottimismo di Lorenzo nonostante il dolore: “simulazione gara? Il mio raggio non la regge ancora”

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Le sensazioni di Jorge Lorenzo dopo la seconda giornata di test di MotoGp in Qatar: il maiorchino della Honda tra accorgimenti e miglioramenti

Jorge Lorenzo sta lavorando sodo in Qatar in sella alla sua Honda nell’ultima sessione di test invernali prima dell’esordio stagionale, previsto per il 10 marzo proprio sul circuito di Losail. Il maiorchino è tornato a guidare la sua moto dopo diversi mesi di stop, durante i quali è stato costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico a causa di un infortunio al polso.

marc marquez jorge lorenzo
AFP/LaPresse

Ieri è stata una giornata difficile, ma oggi è andata molto meglio. Abbiamo apportato alcune modifiche e trovato il modo di cambiare un pochino la moto, avvicinandoci un po’ a quelli davanti. Abbiamo migliorato di 1″3 rispetto a ieri, quindi la progressione è buona. Sono sicuro che ridurremo il gap. Le prime gare però potrebbero essere difficili, ma devo essere paziente“, queste le prime parole del maiorchino al termine della seconda giornata di test a Losail.

jorge lorenzo dottor xavier mirPenso che la moto abbia un buon potenziale. Speriamo di poter fare un altro passo avanti domani. Il problema principale è che non ho ancora fiducia in ingresso di curva. Non riesco ad essere veloce perché mi manca un po’ di grip con la gomma posteriore. Siamo indietro a livello di posizione perché ci sono 20 piloti in un secondo, ma la cosa più importante è il passo avanti che abbiamo fatto a livello di fiducia“, ha aggiunto Lorenzo, che ha chiuso questa giornata di lavoro con il 18° tempo: “il giro veloce qui non è importante, perché non ci sono punti in palio e non credo di poter fare neanche una simulazione di gara, perché il mio braccio non la regge ancora“.

Abbiamo migliorato qualcosa a livello ergonomico e mi sento più a mio agio sulla moto. Nella mia squadra precedente comunque ci ho messo due anni a trovare la posizione, quindi c’è ancora del lavoro da fare. Quello che non voglio è fare una caduta, perché sarebbe facile farmi male di nuovo“, ha concluso.

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