MotoGp – Test Sepang, Marquez preoccupato dopo il Day2: “ecco cosa mi succede dopo pochi giri”

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Il pilota della Honda ha chiuso all’ottavo posto la seconda giornata dei test di Sepang, palesando evidenti problemi con la spalla operata

Ottavo posto e tanto dolore per Marc Marquez nella seconda giornata di test a Sepang, il pilota della Honda non ha completato il programma di lavoro per via del dolore alla spalla operata pochi mesi fa.

AFP/LaPresse

Un inizio positivo per lo spagnolo che, tuttavia, con il passare dei minuti ha dovuto abbassare il ritmo fino a fermarsi con largo anticipo rispetto ai propri avversari. Intervistato da Sky Sport dopo la fine della giornata, Marquez ha espresso le proprie sensazioni: “ho iniziato abbastanza bene nei primi giri, mi sentivo meglio di ieri ma poi l’energia della spalla ha iniziato a calare dopo poche tornate e non aveva senso sforzarla. Mi faceva male, così ho deciso di fermarmi prima di completare il programma di lavoro. Per il momento dobbiamo ascoltare cosa dice la spalla, abbiamo provato due-tre cose importanti e domani proveremo a svegliarci un po’ meglio. Stiamo provando cose importanti per iniziare bene in Qatar, i dettagli non ha senso definirli perchè non sto guidando con il mio stile di guida. L’obiettivo è sempre lo stesso, stiamo facendo il necessario per arrivare al meglio per la gara di Losail“.

AFP/LaPresse

Raggiunto da Motorsport.com, Marquez ha poi proseguito nella sua analisi: “oggi ho verificato che ho bisogno di lavorare di più dal punto di vista fisico, perché sono in crisi. Non posso guidare bene, come al solito, frenando tardi e forte. Devo essere molto più morbido. Dal nuovo motore cerchiamo più velocità massima, ma con più potenza è più difficile gestire le curve. Ieri avevamo più potenza e meno controlli, oggi il contrario. Sto lavorando al contrario, perché spingo meno con le gomme nuove e attacco di più con le gomme usate. Non posso fare 30 giri di fila, perché così non riesco a raffreddare la spalla ma ho bisogno di girare. In Qatar non penso che la spalla sarà un problema, ho ancora un test lì e poi la gara. La mia idea è di arrivare al 100% in Argentina, sono convinto che in Qatar andrà bene, ma ho sempre pensato che sarebbe andata bene anche qui. Sviluppare una moto in Malesia può essere pericoloso a causa delle condizioni, nel 2015 siamo partiti da qui molto felici e poi è successo quello che è successo. Questa moto è un’evoluzione rispetto all’anno scorso. Ora quello che non devo avere è fretta, anche se mi viene quando mi metto il casco. Per questo mi hanno fermato, mi hanno preso e mi hanno messo su una sedia in ufficio“.

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