Dai colori della nuova M1 ‘interista’ al rapporto difficile con l’insegnante di storia dell’arte, Valentino Rossi svela: “mi disse ‘non penserai di fare soldi con quelle moto lì'”

SportFair

Tra battute e curiosi aneddoti: Valentino Rossi superstar a Che Tempo Che fa, la lunga intervista del nove volte campione del mondo

Una prima serata speciale oggi su Rai 1: Valentino Rossi è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, dopo ben 10 anni dalla sua ultima apparizione nel noto programma Rai. Look chic per il Dottore, che ha abbinato una giacca elegante ad un paio di jeans e di sneakers, mostrando ancora una volta la sua eterna giovinezza nonostante l’arrivo dei 40 anni.

Sorridente e sempre con la battuta pronta, il nove volte campione del mondo ha tenuto incollati al televisore tantissimi telespettatori, che si sono divertiti con lui.  “Sembro un po’ più giovane, sono fortunato, ma si avvicinano i 40 anni mamma mia, un momento difficile, ha subito scherzato Valentino Rossi.

Il Dottore si è goduto un po’ di meritato relax, durante l’inverno, in vista della nuova stagione di MotoGp che sta ormai per iniziare. La settimana prossima il Dottore volerà in Indonesia dove la Yamaha svelerà la nuova moto prima dei test di Sepang: “parto sabato, andiamo a Giacarta, in Indonesia, perchè laggiù la MotoGp è molto importante, presentiamo la moto là e poi rimaniamo lì che c’è il primo test, presentiamo la grafica, come sarà colorata nel 2019. No non è beige, la Yamaha è blu e lo sponsor principale è nero, quindi una moto un po’ interista. Dipende il blu e nero poi come li metti, tutti gli anni cambia un po’, dell’ocra in mezzo? Non credo. Forse un po’ di terra di Siena sul parafango“, ha continuato.

Valentino Rossi è poi tornato indietro nel tempo, alla sua prima moto e all’apecar comprata da suo padre per permettergli di recarsi a scuola senza patire il freddo: “la prima minimoto è venuta prima dell’apecar, io l’ho avuta a 15 perchè era freddo la mattina per andare a scuola: io andavo a scuola da Tavullia a Pesaro e siccome non facevo in tempo a prendere la corriera perchè dovevo alzarmi presto, andavo con lo scooter, poi faceva freddo e Graziano ha detto perchè non prendiamo un apecar?. La scuola iniziava subito malissimo, arrivavo in ritardo, prendevo delle scuse sul traffico. La prima minimoto nell’89, arrivavano dal Giappone, siamo andati a girare con graziano col mio babbo e da lì ho iniziato“, ha raccontato il Dottore.

Proprio ricordando i tempi della scuola e ricordando che la sua definizione di “Velocità” è stata inserita nel dizionario Zanichelli, il pilota italiano ha raccontato un aneddoto particolare legato alla sua insegnante di storia dell’arte delle scuole superiori: “io sul dizionario? Mi piacerebbe sapere cosa pensa la mia professoressa di storia dell’arte, non andavamo d’accordo. Era colpa mia, io gli ho detto una volta che storia dell’arte non mi interessava tanto, non mi avrebbe cambiato la vita, lei l’ha presa male e da lì abbiamo avuto problemi, lei mi ha detto: “non penserai di guadagnare dei soldi con quelle moto lì”. E stata una frase fantastica. Adesso una delle mie cugine è andata da lei al linguistico di Pesaro, lei è ancora abbastanza arrabbiata, parlava alla classe dove c’era mia cugina, lei è stata zitta non le ha detto che era mia cugina“.

Non poteva mancare qualche battuta esilarante: “Brad Pitt ha detto che farebbe qualsiasi cosa per essere come me? E’ appassionato, ha detto che gli sarebbe piaciuto essere pilota, io gli ho detto anche che mi sarebbe piaciuto essere come lui, per un sacco di cose che non sto qui ad elencare, tra l’altro a me lui piace molto è uno dei miei attori preferiti“, ha scherzato Valentino Rossi prima di spiegare la fine che fanno le moto da lui guidate al termine della stagione: “i giapponesi ne tengono una e le altre le schiacciano, alla fine dell’anno è così. Io ci ho provato un sacco di volte a capire perchè, gli ho detto datemele a me, si è brutto da dire, forse non hanno dove metterle, io ho tutte le moto con cui ho vinto i miei mondiali, tranne le honda, ne ho 4, in camera da letto tengo quella della vittoria in Sudafrica, la più bella“.

valentino rossiMentre sulla VR46 Academy ed i suoi giovani piloti ha aggiunto: “mi sento molto vicino a loro per la passione delle moto anche se io sono molto più vecchio, ma è divertente sono tutti simpatici. Ce ne sono tanti bravi, un paio corrono contro di me. Se mi arriveranno davanti girano un po’ le balle, ma è una bella sfida dai. passiamo tanto tempo insieme, ci alleniamo insieme, gli spiego un po’ la mia esperienza. Dà gusto, è un modo per rimanere giovani, allenarsi insieme è meno noioso“.

valentino rossi
AFP/LaPresse

Infine il nove volte campione del mondo ha raccontato come sono nate le idee dei pazzi festeggiamenti dopo le vittorie: “erano cose che nascevano col nostro fan club di Tavullia, ci sembrava poco festeggiare la vittoria con un eh, o con la bandiera, abbiamo pensato di fare delle stupidaggini, la barbara gonfiabile, poi mi sono fermato al bagno, ce ne sono svariati. era nata come una stupidaggine, uno scherzo, invece ha attratto un sacco di gente, magari anche qualcuno che non seguiva la moto, è stato importante per far seguire il motociclismo. Secondo me soprattutto in italia in tanti hanno iniziato a seguire le moto grazie a me“.

Condividi