ATP Finals – L’allievo supera il Maestro! Zverev elimina Federer: per lo svizzero si chiude un’annata orribile

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Alexander Zverev supera Federer in due set e lo elimina dalle ATP Finals: si chiude un 2018 orribile per lo svizzero che fallisce i 3 obiettivi stagionali Wimbledon, n°1 e Finals

Lo chiamano ‘Torneo dei Maestri’, ma come nella più classica delle frasi fatte, nella semifinale delle ATP Finals fra Federer e Zverev, è stato l’allievo a superare il maestro. Un anno dopo la sconfitta nel round robin, Zverev si prende la sua vendetta ed elimina Roger Federer con un netto successo arrivato in 1 ora e 37 minuti, distribuiti in due set 5-7 / 6-7 (5-7 al tie-break). Zverev dunque accede alla finalissima (il primo tedesco da Becker nel 1996), nella quale affronterà il vincitore della seconda semifinale, quella tra Djokovic e Anderson.

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Per Federer invece si conclude un’annata davvero amara. Lo svizzero, forte di un 2017 a dir poco strepitoso, non è riuscito a ripetersi nella stagione attuale. Saltato, fra mille polemiche, ancora una volta il Roland Garros al fine di preparare al meglio Wimbledon, il tennista svizzero ha mancato l’appuntamento con lo Slam londinese (così come quello con gli US Open), suo principale obiettivo stagionale. La rimonta di Nadal gli ha sottratto il numero 1, mentre il prepotente ritorno di Djokovic ha complicato i piani del finale di stagione: ko all’ultimo atto di Cincinnati e conseguente scivolamento in 3ª posizione, mentre il serbo sprintava verso la vetta, forte della doppietta Wimbledon-US Open.

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Per Roger solo la magra consolazione del successo di Basilea. E se per un qualsiasi 37enne, vincere gli Australian Open è già motivo di stagione più che positiva, da Federer è invece lecito aspettarsi ben altro. In mezzo a tutto ciò, qualche acciacco di troppo è certamente una scusante che però costringe ad aprire per l’ennesima volta il discorso ritiro. Probabilmente non sarà questa l’ultima volta di Roger Federer, ma il tempo è tiranno, i giovani tennisti crescono e qualche appuntamento con la vittoria inizia a non venir rispettato. A tal proposito i trofei restano ancora 99. Adesso il silenzio dell’offseason e la meditazione sul proprio futuro: il 100° trofeo, forse un ritorno sul rosso (a dir poco deleterio), un pensierino a Tokyo 2020 e poi… sarà addio.

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