Retroscena shock, Totti umilia Spalletti nel suo libro: “vigliacco, non ti servo più e rompi il cazzo?”

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L’ex capitano della Roma ha pubblicato la sua autobiografia, nella quale sono contenute conversazioni border line con Luciano Spalletti

Dodici librerie aperte a mezzanotte per permettere ai tifosi di comprare l’autobiografia di Totti ‘Un capitano’, uscita proprio allo scoccare del 27 settembre, giorno del compleanno dell’ex capitano della Roma.

AFP/LaPresse

File e attese per acquistarne una copia e leggere tutti i retroscena della carriera del Pupone, costellata anche di litigi e risse sfiorate. Come quella con Spalletti, raccontata da lui stesso in un capitolo del libro: “quando l’ultimo di noi è entrato si chiude la porta alle spalle, sbattendola, e comincia a urlare. Il mio armadietto è il più lontano dall’ingresso, sono accanto a De Rossi e Florenzi, chinato sulle scarpe che mi sto sfilando. Non mi accorgo dell’improvviso silenzio. Quando rialzo la testa trovo la faccia di Spalletti a un centimetro dalla mia. Mi aspettava: “Basta, hai rotto le palle, pretendi di comandare e invece te ne dovresti andare, giochi a carte malgrado i miei divieti, hai chiuso”. Il tutto gridato al massimo volume. E’ l’ultimo litigio tra me e Spalletti, nel senso che perdo le staffe anch’io e ci devono separare in quattro perché altrimenti ce le daremmo di santa ragione. Di lì in poi, chiuso. Recuperata la calma lui va in sala stampa a dire che anche se ho segnato io il merito della rimonta è della squadra“.

Questo il dialogo di quanto Spalletti cacciò Totti da Trigoria nel 2006:

Spalletti: “Basta, inutile proseguire, tanto non capisci. Hai sbagliato, e adesso vai a casa”.

E’ la punizione più umiliante. Cacciato da Trigoria. Io. Cacciato da casa mia. Tremo dalla rabbia.

Totti: “Molto bene, accetto la sua punizione. Vedremo se sarò io o sarà lei a pagarne le conseguenze”.

Spalletti: “Mi stai minacciando?”

Totti: “Lei sa che a Roma la gente è dalla mia parte. Io ho soltanto parlato bene di lei, eppure mi vuole cacciare. Si assuma le sue responsabilità”.

Spalletti: “Tu ormai sei come gli altri, dimenticati di quando eri insostituibile”.

Totti: “Vigliacco, adesso non ti servo più mi rompi il cazzo, eh? Sei tornato qui von una missione, portala a termine!”.

Ce le diciamo tutte, alla fine di sottinteso non resta nulla. Me ne vado stremato.

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