Chris Froome sogna di eguagliare Marco Pantani: le sensazioni del britannico del Team Sky alla vigilia del Tour de France tra caso doping e motivazione
Sabato avrà ufficialmente inizio il Tour de France 2018, si parte da Noirmoutier-en-l’Ile per una tappa tutta in pianura, dove i velocisti si daranno battaglia. A difendere il titolo ci sarà invece Chris Froome, appena uscito assolto dallo scandalo doping e fresco vincitore del Giro d’Italia. Il britannico sogna una storica doppietta: “non sono mai venuto a cercare di vincere il Tour avendo disputato prima il Giro. Non so che cosa potrà succedere. Ma so che è la sfida più grande della carriera, e sono prontissimo a sostenerla. E’ il motivo per cui esco a pedalare ogni giorno. La corsa è divisa in due. La prima parte sarà, cronosquadre esclusa, una lunga serie di classiche. La seconda parte ha due blocchi di montagne molto esigenti, Alpi e Pirenei, dove si potrà ribaltare tutto. L’esperienza dell’anno scorso, quando ho disputato Tour e Vuelta riuscendo a vincere entrambi, mi è stata molto utile nella pianificazione di Giro e Tour. So che l’ultimo a farcela è stato Pantani, sarebbe fantastico fare come lui. Quanto ai rivali, potremmo starne a parlare per tanti e tanti minuti“.
Il britannico del team Sky tornato poi sui suoi problemi salutari e il caso Salbutamolo: “ho l’asma e continuerò a fare inalazioni per curarla. Ma sono sempre stato certo di essere stato dentro le regole che conosco benissimo. Il caso è complicato, tecnico, doveva restare confidenziale. Si è sempre detto che avevo superato il limite del doppio, in realtà era meno del 20%. Ci sono state speculazioni. So che in passato Petacchi e Ulissi sono stati squalificati, ma io mi sento di parlare solamente di ciò che riguarda me, perché lo conosco bene. Sicuramente questa vicenda ha danneggiato la mia reputazione, ma ho voltato pagina. Se entreremo più nello specifico? Abbiamo già detto diverse cose“.