Il pilota della Honda ha parlato del suo futuro, senza però sbilanciarsi su quale sarà la sua prossima scuderia
Archiviato il Gp di Barcellona, il circus della MotoGp si sposta ad Assen, dove esattamente un anno fa la Yamaha conquistava la sua ultima vittoria con Valentino Rossi. Jorge Lorenzo riparte dalle due vittorie consecutive ottenute nelle ultime due gare, mentre i suoi avversari proveranno ad interrompere questa striscia positiva, a cominciare dal leader della classifica piloti Marquez.
Obiettivi importanti anche per il suo attuale compagno di squadra Dani Pedrosa, in procinto di lasciare la Honda per accasarsi nel nuovo team satellite Yamaha: “so che c’è grande attesa, purtroppo non ci sono nuove informazioni che io possa dare. Le cose procedono molto lentamente, dunque non sappiamo. Prima o poi avrò qualcosa da dire. Tornando alla pista, non ho iniziato bene la stagione, nell’ultimo Gran Premio abbiamo segnato un bel passo avanti rispetto a quelli precedenti. Abbiamo lavorato molto sulle lacune emerse in Catalogna, ci siamo preparati bene per questa gara e dobbiamo capire se quello che ci ha aiutato in Spagna ci aiuterà anche qui. Otto ore di Suzuka? Mi piacerebbe un giorno farla, ma adesso partecipo al Mondiale di MotoGp e preferisco concentrarmi su questo. La parte migliore delle corse in moto è quando riesci a raggiungere i risultati che ti eri prefissato, vedendo tutti i tuoi familiari felici. Salire sul podio e vedere la gente felice è bellissimo, mentre è molto brutto cadere e farsi male“.
“Non posso parlare con precisione della Yamaha avendo sempre corso con Honda, ma è certo che vi sono stati momenti in cui le caratteristiche della Yamaha sono stati utili, come altre in cui è stata più performante la Honda; al momento posso solo avere una visione parziale. I piloti Yamaha mi vogliono? Ovviamente è una lusinga, ma indica anche che hanno dei problemi che forse potrei aiutare a risolvere, ma in ogni caso la scelta è personale”, ha aggiunto Pedrosa a Gpone.com.
