Dave Brailsford, general manager del Team Sky, analizza il caso doping che ha travolto Chris Froome
Dave Brailsford seguirà il Team Sky all’Oro y Paz, corsa a tappe colombiana che si concluderà in questo fine settimana. Il team manager gallese seguirà la gara per valutare i progressi sia di Egan Bernal che di Jonathan Castroviejo. Questi due corridori dovranno dimostrare di essere in perfetta forma per poi essere impiegati nelle classiche (come lo spagnolo ex Quick Step Floors) e nei grandi giri come il giovane colombiano. Da ormai qualche mese si parla del caso doping che ha travolto Chris Froome. Il capitano del Team Sky avrebbe utilizzato un quantitativo eccessivo di salbutamolo durante l’ultima Vuelta di Spagna, ma ancora né l’UCI né la WADA hanno emesso una sentenza. Il ‘Keniano Bianco’ settimana prossima sarà di scena alla Ruta del Sol in Spagna. A Palmira, Dave Brailsford ha finalmente rotto il silenzio sulla vicenda doping, come riportato dalla Gazzetta dello Sport:
“per me, non c’è alcuna domanda. Chris non ha fatto nulla di sbagliato. Questa situazione è difficile. Sarei pazzo se non dicessi che è difficile. Noi vogliamo che l’Uci diriga questo sport, poi ci sono le regole della Wada, e poi, chiaramente, io mi devo prendere cura del team e devo pensare anche allo sport in generale. Ma credo che lui sia innocente. Il caso sarebbe dovuto restare confidenziale e mai reso pubblico fino a questo punto. Ognuno ha diritto a un processo equo… e l’approccio che abbiamo preso è sostenere Chris ed essere sicuri di poter fare quello che possiamo per avere un processo equo, anche se comprendo che è una situazione molto difficile per ognuno. Noi abbiamo guardato il caso dal punto di vista del corridore, degli altri team, dei tifosi, degli organizzatori, ed è difficile per ognuno. Ma credo nell’equità, credo che Chris non abbia fatto nulla di male e gli dovrebbe essere data l’opportunità di dimostrarlo. Continueremo a lavorare per sostenerlo e dimostrare che non c’è stato nulla di sbagliato”.