MotoGp, Forcada svela i segreti di Stoner: “amava guidare, ma molte cose non gli piacevano”

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Ramon Forcada ha lavorato insieme a Stoner ai tempi della Honda, intuendo subito il grande potenziale del pilota australiano

LaPresse/Simone Rosa

Impressionava già all’esordio in classe regina Casey Stoner, protagonista di prestazioni sopra le righe nonostante la giovane età. Il pilota australiano era uno dei pochi capaci di arrivare immediatamente al limite della moto, superandolo a volte e finendo nelle vie di fuga. Del suo potenziale se ne era accorto Ramon Forcada che, ai tempi, lavorava alla Honda nell’anno del debutto del pilota di Southport in MotoGp nel team di Lucio Cecchinello.

“Un team poteva disegnare i cerchi della moto e poi farli realizzare a due fornitori differenti. Erano cerchi identici in tutto, in termini di disegno, peso e forma. Ma Stoner era capace di distinguerli in base al feeling che aveva alla guida”  le parole di Forcada a Motorsport.com. “Casey si è divertito molto sulla moto, ma non aveva bisogno della moto perfetta per farlo. Lui voleva sempre vincere quando stava guidando. Amava andare in moto, ma il resto delle cose non gli piacevano. Quando ha fatto il suo esordio non era in un team factory e, nonostante questo, sentiva che gli obblighi pubblicitari erano troppi per lui. Posso solo immaginare come si sia sentito in seguito”.

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