Dakar 2018, Sainz sbotta contro la penalità: “se lo avessi preso, sarebbe volato alla fine della 12ª tappa”

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Dopo la penalità ricevuta per il presunto contatto con il quad di Koolen, Sainz ha espresso tutto la sua amarezza per una decisione secondo lui ingiusta

Carlos Sainz non ci sta, al pilota spagnolo non va giù la penalità inflittagli nella giornata di ieri per il presunto contatto con il quad di Koolen. Intervistato sulla questione, il driver della Puegeot ha espresso il suo personale punto di vista:

“E’ assolutamente ingiusto, non c’è stato alcun incidente, non l’ho toccato grazie a Dio, altrimenti oggi saremmo qui a parlare di qualcosa di molto peggio. Sono deluso e seccato, è una decisione assurda, ma non mi fermerà. Eravamo in una zona fangosa e mi trovavo a circa 100 m da lui, ma con tutte quelle pozzanghere ed acqua c’era comunque spazio ai lati della strada. Era la classica zona con delle piccole montagnette ai bordi della carreggiata. Ho visto che ha iniziato a girare, poi mi ha notato e ha allargato nuovamente la traiettoria. Arrivato sul ciglio della strada, in pratica i bordi del fossato, ha perso il controllo del quad e ha ricominciato a scendere verso il centro. L’ho schivato per un soffio, è stata una fortuna perché l’ho evitato per pochissimo, davvero. Non l’ho toccato, poi domenica pomeriggio, terminata la Tappa, mi sono venuti a raccontare questa storia. Mi dispiace moltissimo per lo spavento che si è preso, lo capisco perché eravamo veramente vicinissimi. Ribadisco, grazie a Dio non è accaduto nulla, ma da qui ad avere 10′ di penalità. Mi chiedo perché non un minuto o addirittura un’ora, allora… Io non ho toccato nessuno e non ci sono segni di incidente nè sulla macchina e nè sul suo quad. Ho una Peugeot che pesa 2 tonnellate, se l’avessi preso sarebbe volato alla fine della Tappa 12”.

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