Confessioni shock dell’ex capitano della Roma Totti: dalle incomprensioni con Spalletti al rapporto con Pallotta, fino al perché del calciatore rifilato a Balotelli
Le confessioni di Francesco Totti, scottanti. Destinate a fare rumore, come sempre. Nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera, la prima rilasciata da dirigente sportivo, l’ex capitano della Roma affronta dei temi scottantisssimi: dal rapporto con Spalletti e Pallotta al calcione rifilato a Mario Balotelli. Queste le confessioni di Totti:
Le incomprensioni con Spalletti
Gli ultimi mesi con Spalletti sono stati complicati. Avevamo un bel rapporto, prima che se ne andasse nel 2009. Quando è tornato, mi sono messo a disposizione. Avrei preferito giocare di più, visto che era l’ultimo anno, però non ho nessun rimprovero da fargli. Ho accettato dignitosamente le sue decisioni. Mi è dispiaciuto, ma so che le scelte le fa l’allenatore e poi, semmai, ne paga le conseguenze. Ho ricevuto proposte per andare negli Emirati o negli Stati Uniti. Mi avrebbero ricoperto di soldi, ma avrei rovinato 25 anni d’amore. Poteva essere un’esperienza, non ero ben visto dall’allenatore in quel contesto. Però anche questa volta ho scelto la Roma”.
Il rapporto con Pallotta
“All’inizio erano titubanti, ma ci siamo chiariti. Lui vedeva bianco e io rosso. Poi abbiamo trovato un colore in comune per il bene dalla Roma”.
Il calcione rifilato a Balotelli
“Il calcio rifilato a Balotelli? Lì non c’era bisogno del Var. Era una cosa accumulata da anni, per quello che diceva sui romani. Dai e dai… Comunque è stato brutto quello che ho fatto. Mario si è perso? Arrivare è facile, mantenersi difficile. Senza testa resti al massimo bravo giocatore. La famiglia mi ha insegnato i valori e il rispetto nello sport e nella vita. Senza famiglia non vai da nessuna parte”.