Niccolò Bonifazio, velocista della Bahrain Merida, racconta la sua prima stagione in Bahrain Merida e parlato di Vincenzo Nibali
Niccolò Bonifazio ha concluso la prima stagione con la divisa della Bahrain Merida. Il giovane velocista non ha mai vinto una corsa o una tappa in stagione, ma ha dimostrato sempre grande abilità nelle volate e uno spirito tattico molto buono. La sua annata quindi non è tutta da cestinare, ma deve essere un trampolino di lancio per riconquistare la vittoria. Il 2018 per la Bahrain Merida sarà un anno importante sia per il roster sia per Vincenzo Nibali che ha intenzione di vincere le più importanti classiche dell’intero panorama WorldTour. Niccolò Bonifazio sarà l’uomo che dovrà dare strada a Sonny Colbrelli nelle volate conclusive e sicuramente la prossima stagione i due saranno molto più affiatati che in questa appena conclusa. Il ciclista ligure della Bahrani Merida a RivieraSport.it ha analizzato l’annata 2017:
“quella appena terminata è stata la mia quarta stagione da professionista, penso di essere migliorato molto soprattutto negli ultimi due anni. Purtroppo ho corso solo gare del WorldTour e in queste corse è molto difficile mettersi in mostra per via dell’altissimo livello. L’anno scorso avevo conquistato una tappa al Giro di Polonia, mentre in questa stagione non sono riuscito a vincere, ma ho ottenuto comunque tanti piazzamenti nei primi dieci che mi lasciano buone speranze per il prossimo anno. Nel complesso sono contento perché per la mia giovane età sono riuscito ad arrivare a un buon livello anche nel World Tour, vincere è sempre difficile l’importante è comunque stare con i primi. Avendoli affrontati quasi tutti, assicura che i migliori velocisti del momento sono, nella sua personale classifica “Caleb Ewan al primo posto, poi Gaviria e Cavendish“.
Niccolò Bonifazio ha spiegato il rapporto che ha con il capitano della squadra araba Vincenzo Nibali:
“ho conosciuto tante persone nuove tra personale e staff e sono contento dell’ambiente che c’è all’interno del team. Siamo una squadra con tanti corridori forti, in primis Vincenzo che ha molto carisma ed è una grande persona. Per me è stato importante correre con lui e ho imparato a stare sempre davanti al gruppo senza stress, cosa fondamentale nel ciclismo attuale”.