MotoGp , concentrazione e passione – Una stagione stellare per Dovizioso, ma non è ancora finita: “Marc? Ha più pressione di me! Ecco perchè”

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Dovizioso tra emozioni e concentrazione: il forlivese pronto per il round finale

LaPresse/Alessandro La Rocca

I piloti sono arrivati in terra spagnola, dove domenica si svolgerà l’ultimo Gp della stagione 2017 di MotoGp. La sfida è tutta tra Dovizioso e Marquez, con lo spagnolo con 21 punti di vantaggio dal forlivese della Ducati che deve vincere e sperare in qualche errore del suo rivale. In attesa di scendere in pista per le prime sessioni di prove libere, Andrea Dovizioso ha ricevuto una graditissima sorpresa: un video con la raccolta di bellissimi messaggi da parte di tutti i suoi amici. Un gesto che ha riempito il cuore del ducatista, come da lui raccontato ai microfoni di Sky Sport:

“bellissima sorpresa, questi sono amici veri, c’è un gran rapporto, a casa facciamo quasi tutto insieme, dal motocross alle cene, non sono una persona che vive tanto in giro e mi ritrovo quindi spesso con i soliti amici quindi vedere quello che provano loro mi hanno fatto vivere quest’anno strepitoso in un modo migliore”. 

‘Tenerezze’ a parte, Dovizioso adesso deve solo trovare la concentrazione giusta per raggiungere il suo principale obiettivo, la vittoria in un circuito difficile per lui e la Ducati. L’approccio del forlivese sarà uguale al resto della stagione, come ha spiegato, commentando simpaticamente la frase che sta spopolando in questa settimana ‘non succede, ma se succede’:

obiettivamente è una cosa quasi impossibile, devono incastrarsi tante cose, dobbiamo in primis vincere noi qui a Valencia che non è per niente facile e secondo deve succedere qualcosa a Marc, Marc 12° non l’ho mai visto, quindi. Se la vogliamo vedere da quest punto di vista è difficile, ma noi vogliamo vederla da un altro punto di vista, dobbiamo concentrarci a vincere, è una cosa ben difficile ma siamo focalizzati su questo e ci concentreremo su questo, siamo sereni, non abbiamo niente da perdere e spingeremo al massimo. Come abbiamo lavorato tutto quest’anno, in tante gare siamo stati bravi, concentrati, tranquilli, sereni anche se non siamo i più veloci, perchè durante il weekend si possono cambiare tante situazioni, in una pista che normalmente non sei veloce bisogna rimanere tranquilli, altrimenti ti irrigidisci e puoi complicare il weekend, siamo sereni, ci proviamo fino alla fine”. 

Dovizioso ha poi analizzato, come riportato da Motorsport.com, con precisione la situazione, spiegando le difficoltà di vedere Marquez fuori dai migliori 11:

“Forse è più complicata la nostra vittoria rispetto a un ritiro di Marquez, perché Valencia ha delle caratteristiche che per la nostra moto non sono facili, ma l’anno scorso non eravamo tanto lontani. Quest’anno saremo più competitivi. Dopo questa stagione non parto già sconfitto, assolutamente no. Abbiamo mostrato di poter essere competitivi su piste dove in passato non eravamo andati bene. Sappiamo però che ci sarà da fare i conti con Marc. Dipenderà molto anche da quello che gli passerà per la testa nel corso della gara. E’ uno molto bravo e sa gestire queste situazioni bene, ma è anche vero che quando vede certe opportunità fa fatica a frenarsi, quindi l’errore può sempre arrivare- Però ripeto, parlare di eventuali errori suoi non ha senso. La nostra strategia è solo quella di provare a vincere la gara”.

“Non sono le vittorie quelle che ti fanno vincere il Mondiale. Arriviamo all’ultima gara e non guardo al risultato ma alla vittoria del Mondiale. Però secondo me è sbagliato guardarla da questo punto di vista. Dobbiamo guardare cosa siamo riusciti a fare dall’inizio della stagione e secondo me dobbiamo essere contenti. Se non riusciremo a vincere il titolo allora vorrà dire che ci è mancato qualcosa, che non abbiamo fatto bene alcune cose e che il prossimo anno dovremo cercare di farle meglio. Certo che potrebbe venirmi un po’ di rabbia vincendo 7 gare contro 6 ma perdendo il titolo, però non è quello il punto. Troppo facile pensare ora cosa avrei potuto fare meglio in alcune gare. E’ una cosa che potrebbero fare tutti. Voglio dire di non aver ripianti perché non ha senso fare altro. I punti che ho preso sono quelli e va bene. Nessuno si sarebbe aspettato quello che invece abbiamo fatto. Noi abbiamo fatto davvero molto bene. Anche se Marc ha tanti punti in più di me e gli basta un piazzamento per portare a casa il titolo, lui ha molta più pressione di me. Per forza. Anche perché io non ho nemmeno la pressione del secondo posto in campionato, tanto è già mio. Solo lui può sbagliare“.

“Quest’anno ci sono stati tanti avvenimenti che mi hanno riempito il cuore. Mi verrebbe da dire la prima della serie, il Mugello. La gente si dimentica in fretta quello che è successo. L’entusiasmo di quel momento si è affievolito nel corso delle settimane, ma io mi ricordo benissimo. Vincere quella gara, al Mugello, come l’ho vinta e con la Ducati è pazzesco. Il Mugello non ha paragoni. La vittoria di Silverstone… E’ stata la mia gara più bella perché non ero il più veloce e ho vinto. Ma fortunatamente è ne ho avute tante quest’anno. Tutti i piloti hanno razionalità e irrazionalità al loro interno. La differenza sta nel quando e quanto vengono utilizzate nel corso della gara. Quest’anno mi è risultato più facile usare l’irrazionalità in alcuni momenti delle corse rispetto agli anni passati. Sanno tutti che sono razionale, vivo di quello. Ma ho usato nel modo giusto l’irrazionalità. Non si può vivere di quello, ma può essere inserita nel momento giusto ed è spettacolare. Certe cose sono irripetibili. Il supporto che ho avuto in tutta la stagione è stato molto diverso da quello avuto in tutta la carriera. Quest’anno chi mi sostiene è perché l’ho emozionato. E lo vedo spesso in chi mi fa i complimenti e mi sprona prima delle gare. Mi fa un immenso piacere e mi rende orgoglioso. E’ difficile da gestire, perché mi dicono che devo vincere e non basta. Ma fa molto piacere”.

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