MotoGp – Marquez a cuore aperto, Marc tra ‘massime’ e paure: “io sono così e non cambierò! Ecco perchè non ho una fidanzata”

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Marc Marquez tra motti, ammissioni e dubbi: il campione del mondo in carica non si nasconde

LaPresse/Alessandro La Rocca

Marc Marquez, 23 anni e cinque titoli Mondiali conquistati, con il sesto quasi in tasca. 21 i punti di vantaggio dello spagnolo sul suo diretto rivale: basterà un undicesimo posto per Marquez, in caso di vittoria di Dovizioso, per festeggiare ugualmente la vittoria. Marc però è uno che non si accontenta, va sempre a caccia del limite e soprattutto della vittoria. Il campione del mondo in carica di certo non si accontenterà di un posto ‘sicuro’, ma proverà a stare tra i migliori, senza prendersi troppi rischi. Un campione in pista e non solo, un giovane con la passione per le moto nel sangue, che corre per vincere, sempre. In vista del Gp di Valencia che decreterà il campione del mondo 2017, Marquez ha scritto di suo pugno una sorta di descrizione personale, pubblicata nelle pagine di Motosprint.

Io vivo in moto e per la moto. Tutto ciò che faccio, lo faccio pensando alla moto. Ho la moto in testa per tutta la giornata. Ho dovuto rinunciare a tante cose tipiche della vita di un ragazzo della mia età, ma al tempo stesso ne ho ottenute altre che sono impossibili per una persona normale. Se devo tracciare un bilancio, è certamente positivo. Se dicessi che corro per divertirmi, mentirei. Ovviamente mi diverto, ma servono ulteriori cose per essere competitivi, vincere le corse e aspirare al Mondiale. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, e se emerge un problema, cerco sempre il modo per risolverlo. Perché voglio trasformare un problema in un’opportunità. Mi piace stare sul limite, anche se quando mi volto indietro, quasi mi spavento e mi dico: ma cosa ho fatto?!.

La famiglia, gli amici, tutto ciò che mi ruota attorno fuori dalle piste, è fondamentale: è molto importante avere la stabilità nel quotidiano, e far si che tutto sia il più naturale possibile. Di Lorenzo mi piacciono diverse cose, che magari molti non amano perché possono creare delle polemiche: lui è sempre se stesso. Perché è sempre sincero, dice ciò che pensa. E in pista guida sempre nel modo che ritiene più efficace. 

Anche se in MotoGP il pilota continua a fare la differenza, alla fine c‘e sempre un mezzo che devi guidare, la moto, e devi capire dove puoi arrivare con il tuo mezzo. Per scoprirlo, mi avventuro in terre sconosciute, esploro, sperimento. Anche se questo mi porta a vivere weekend da cinque cadute come quello di Barcellona. Ma io sono questo, e non cambierò. Non è facile ?darsi di persone nuove, perché non capisci mai se ti stanno a ?anco per loro interesse o perché invece ti apprezzano. Non ho una ?danzata, in questo momento, e la domanda sarebbe la stessa: sta con me perché le piaccio o perché sono un pilota della MotoGP? Vivo con questo dubbio. 

Penso sia sempre stata la mia ?loso?a di vita, ma la scomparsa di Nicky Hayden e l’incidente di Max Biaggi hanno rafforzato questa idea: se c’è qualcosa che puoi fare oggi, falla, non lasciarla a domani“.

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