Giovanni Visconti e la splendida vittoria di ieri al Giro dell’Emilia: emozioni su due ruote
E quando tutti non se l’aspettavano, quando la corsa sembrava andare per un altro verso, scatta un corridore, per raggiungere la vittoria. Quella vittoria che aveva iniziato a cercare dal Giro d’Italia, ma che non aveva trovato. Quella vittoria che voleva conquistare alle Vuelta, ma gli è mancato qualcosa. Quella vittoria che stava conquistando al Giro della Toscana, ma non è arrivata. Quella vittoria è arrivata oggi. Nel momento il cui la Bahrain mette a tirare Antonio Nibali, che con grandissima forza, fa una splendida andatura e a 16,4 km dal traguardo il palermitano della Bahrain Merida rompe tutti gli schemi e va, come il vento, va senza fermarsi,va verso quella vittoria che aveva tanto cercato. La vittoria, che voleva conquistare, la vittoria che voleva regalare ai suoi figli. Un uomo solo al comando: Giovanni Visconti.
Giovanni guadagna sempre più secondi, in quel momento inizia quel “sogno” che aveva tanto desiderato già dagli inizi di Maggio, un sogno che assapora in ogni singolo momento della corsa. Le gambe girano, Giovanni sta bene. Mentre dietro Vincenzo Nibali, stoppa tutti gli attacchi degli avversari, Visconti stringe i denti e fa uscire il leone che è in lui. Tutti i sacrifici fatti, tutte le volte che ha svolto un ruolo da gregario eccellente, vengono ripagati con la vittoria. Giovanni vede la linea del traguardo, si mette le mani sul viso, realizza di aver concluso il suo sogno nei migliori dei modi e spalanca le braccia al cielo. In quel momento Visconti richiama un po’ Marco Pantani, quando arrivava sfinito sul traguardo e allargava le braccia per indicare un segno di liberazione.
Giovanni supera il traguardo, scende dalla bici e va ad abbracciare sua moglie e sua madre. Un abbraccio di emozioni, speranze e gioie. Un abbraccio dato a due persone che non hanno mai smesso di credere in lui. Nel fra tempo, si vede arrivare un corridore della Bahrain Merida, quel corridore che aveva fermato tutti gli attacchi da parte del gruppo, quel corridore che aveva la forza per vincere, ma ha fatto il gregario, quel corridore, che prima di essere un campione è un Uomo, Vincenzo Nibali.
Sale sul terzo gradino del podio Rigoberto Uran, sul secondo Vincenzo Nibali e sul primo Giovanni Visconti, che per 16km ha fatto emozionare tutta l’Italia. Visconti stappa lo spumante e sorride, con quel meraviglioso sorriso contagioso che lo contraddistingue.