Matej Mohoric, ciclista della UAE Team Emirates, è deluso dalla prestazione realizzata nella 18ª tappa della Vuelta di Spagna
Un massiccio attacco da lontano è andato a buon fine nella 18ª tappa della Vuelta a Espana, la Suances-Santo Toribio de Liébana (169 km) caratterizzata da 3 Gpm non eccessivamente impegnativi e l’arrivo in salita. Ben 20 corridori si sono sganciati dal gruppo dopo 58 km di corsa, tra di essi anche Matej Mohoric dell’UAE Team Emirates. Il vantaggio dei fuggitivi è lievitato rapidamente fino a sfiorare i 13?. Il corridore della formazione emiratina non è riuscito a seguire l’accelerazione del belga Armée che ha selezionato il gruppo degli attaccanti sulla Collada de Ozabla, penultima ascesa di giornata a 46 km dal traguardo. Mohoric ha concluso la giornata in 14ª posizione, a 2’49” dal vincitore Armée. Arrivando al traguardo nella scia degli altri uomini di classifica, Louis Meintjes ha mantenuto il 14° posto nella classifica generale (+13’32” da Froome).
“Sapevamo che la fuga avrebbe avuto buone possibilità di giungere al traguardo, così ho dato il massimo per essere tra gli attaccanti, anche se non è stato semplice andare in avanscoperta essendo i fuggitivi tutti corridori di alto livello – ha spiegato Mohoric, già vincitore della 7ª tappa della Vuelta – Ho provato a gestire al meglio le energie e a tenere duro sulla penultima salita, quando il gruppo degli attaccanti si è selezionato. Nonostante il tentativo di rientrare in discesa e di riavvicinarmi alla testa della corsa sulla seguente salita, non sono più riuscito a chiudere il divario: è stato il massimo che ho potuto fare, nel finale le gambe erano affaticate dagli sforzi compiuti“.
