La Ferrari temporeggia ad omologare la nuova power unit per seguire un piano ben preciso studiato a Maranello
Tutti quelli che si aspettavano l’omologazione della quarta power unit Ferrari già a Monza sono rimasti delusi, vista la decisione del team di Maranello di affidarsi anche in Italia al propulsore che tanto bene ha fatto a Spa.
Una mossa sorprendente ma al tempo stesso studiata, visto che Arrivabene e i suoi uomini hanno già studiato un piano per ricucire quel gap con la Mercedes che verrà a crearsi al momento del debutto del nuovo motore. La limitazione del consumo dell’olio lambicca il capo degli ingegneri in rosso, che stanno valutando tutte le soluzioni per provare a non perdere terreno dalle Frecce d’Argento. La Ferrari è convinta di poter compensare questo gap con gli sviluppi, sfruttando dal canto suo la possibilità di aggiornare il proprio propulsore al contrario della Mercedes, limitata in questa situazione. Secondo alcune indiscrezioni, però, la power unit attuale della rossa sta dando risultati oltre le attese, svelando margini di crescita insperati che potrebbero spingere la Ferrari ad andare avanti con questo propulsore fino al GP di Malesia e forse anche oltre, restando sui limiti di consumo di olio attuali.
Un piano ben studiato che potrebbe davvero far saltare il banco nel caso in cui Arrivabene e i suoi uomini riescano a metterlo in pratica nei minimi particolari.