Vuelta di Spagna, nel weekend due tappe terribili: Visconti lancia Nibali, ”buone sensazioni”. Aru, senti Lopez: ”ci divertiremo, insieme”

SportFair

Vuelta di Spagna, ecco le parole dei protagonisti in vista del weekend terribile che deciderà la corsa iberica

Adesso si decide la Vuelta. Una Vuelta spettacolare, di altissimo livello, con un duello FroomeNibali che promette scintille nei prossimi giorni. Sabato e Domenica la 14ª e la 15ª tappa presentano insidie che potrebbero rivelarsi decisive per il successo finale: poi ci sarà lunedì il secondo giorno di riposo, martedì la cronometro e altre tre tappe difficile con quella durissima di Sabato prossimo con l’arrivo sull’Angliru dopo tre salite durissime. Ma sarà una tappa corta (118km) e a quote relativamente basse (i tre gran premi della montagna saranno a 1.200, 800 e 1.500 metri di altitudine). In questo weekend, invece, si sale in Sierra Nevada, sabato ai 1.800 metri di Sierra de la Pandera e domenica addirittura ai 2.510 dell’Alto Hoya de la Mora dopo altri due scollinamenti a 1.700 e 1.400 metri di altitudine.

La tappa di Sabato partirà da Écija e arriverà appunto ai 1.830 metri di Sierra de La Pandera dopo 175 chilometri e tante salite. Alcune sono classificate come Gran Premi della Montagna minori, altre no ma in tutto ci sono oltre 3.000 metri di dislivello. La salita finale è lunga 12km con una pendenza media del 7,3% e punte del 13%, subito prima ci sarà il Puerto Locubin, altri 8,5km con una pendenza media del 4,8%. Negli ultimi 30 chilometri, ce ne sono oltre 20 in salita.

Domenica la 15ª tappa, da Alcalà La Real all’Alto Hoya de la Mora, 2.510 metri di altitudine in Sierra Nevada. Saranno 129km con un dislivello di 3.200 metri di altitudine complessivi, tre Gran Premi della Montagna tutti lunghissimi e duri. La salita finale dura 33 chilometri, anche se ufficialmente viene divisa in due Gran Premi della Montagna (soltanto per alimentare la vivacità della corsa e i punti in palio per la maglia a pois). Ma sono 33 chilometri durissimi, dai 710 metri di altitudine di Huétor Vega ai 2.510 metri del traguardo, per un’arrampicata di 1.800 metri netti.
E attenzione anche alla prima salita di giornata, l’Alto de Hazallanas a 50 chilometri dal traguardo con rampe del 22%.

Dopo l’arrivo in volata di oggi, regolato da Matteo Trentin su Gianni Moscon, hanno parlato alcuni tra i più attesi protagonisti della classifica generale.

LaPresse/EFE

Alberto Contador sull’arrivo di domani a Sierra de La Pandera ha detto che “è una salita esplosiva. Dovrà vedere come ho recuperato dagli sforzi dei giorni scorsi, e capire come risponde il mio corpo. Domenica poi in Sierra Nevada, se hai una crisi, puoi crollare perchè è lunghissima. Non credo che mi muoverò solo io, ci sono sempre tanti corridori che stanno animando la corsa“.

Il talentino colombiano Miguel Angel Lopez, sul traguardo della 13ª tappa è rimasto un po’ più indietro e ha perso 7” dopo la bella vittoria all’osservatorio astronomico di Calar Alto. Resta comunque al decimo posto della classifica generale, e con Aru settimo, proverà ad animare la corsa per centrare un risultato migliore anche in classifica generale. “Adesso è arrivato il momento di pensare a domani. Fabio sta molto bene, sono sicuro che queste due grandi tappe che verranno si potrà divertire, anche con me“. Insomma, la coppia Astana promette scintille.

Ma se questi corridori validissimi saranno tutti impegnati nella lotta per conquistare il terzo gradino del podio, l’unico che sembra in grado di impensierire Chris Froome è Vincenzo Nibali.

I suoi compagni del Team Bahrain-Merida non hanno dubbi sulle chance dello Squalo. Visconti ha detto che “Vincenzo ci dà buone sensazioni, ed è molto importante per noi. Siamo una squadra con molti giovani e stiamo crescendo insieme. E’ una Vuelta molto difficile e mancano ancora molte tappe, quindi dovremo lavorare in modo intelligente“.

Antonio Nibali, fratello dello Squalo che quest’anno in Spagna sta andando fortissimo, ha aggiunto: “oggi siamo rimasti tranquilli dietro il Team Sky per quasi tutti i chilometri, e nel finale siamo andati davanti per evitare rischi al nostro capitano. Domani ci aspetta una tappa con molte salite e siamo tutti pronti a dare il nostro contributo alla squadra“.

Si alzi il sipario sulle grandi montagne della Vuelta, è tutto pronto per uno spettacolo straordinario.

Condividi