Vuelta di Spagna – Da Nibali ai successi del 2017, Fabio Aru sogna il bis e confessa a SportFair: “con Vincenzo da avversari” [FOTO]

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Fabio Aru svela a SportFair i suoi obiettivi per la Vuelta di Spagna, raccontando le sue sensazioni in vista della tanto attesa sfida contro Vincenzo Nibali, suo ex compagno di squadra e caro amico

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Tutto pronto per la Vuelta di Spagna 2017 che partirà domani da Nimes. Molti saranno i pretendenti alla vittoria della maglia rossa e la competizione sarà ardua da sostenere per i ciclisti in gara. Tra i big che aspirano alla vittoria finale c’è Fabio Aru, capitano dell’Astana, pronto a dare spettacolo sulle grandi montagne. La squadra kazaka ha convocato un roster adatto alle caratteristiche del sardo e del percorso spagnolo, di conseguenza il team diretto da Vinkourov sarà la squadra che darà più fastidio a Chris Froome. Fabio Aru in questa seconda parte di stagione è stato quasi perfetto: ottima prova al Giro del Delfinato, vittoria ai campionati italiani e trionfo a La Planche des Belles Filles durante il Tour de France. Il corridore dell’Astana è uno dei favoriti per la vittoria finale ma la concorrenza è da tenere in considerazione: Froome, Nibali, Bardet e Contador vogliono vincere la classifica generale. Ai microfoni di SportFair, Fabio Aru ha svelato quali solo i suoi obiettivi per la Vuelta di Spagna, parlando anche del dualismo con Nibali e del favorito alla vittoria della corsa spagnola. Ecco la nostra intervista.

Come ti sei preparato per la Vuelta di Spagna?

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“Sono stato a casa a Lugano. Ho cercato di recuperare un po’ dopo il Tour e poi sono andato a fare un circuito in Astana lo scorso weekend”.

Qual è la corretta alimentazione che un corridore deve seguire per una corsa importante come la Vuelta di Spagna?

“In realtà l’alimentazione è un argomento molto complesso che non si può spiegare in due righe. Alla Vuelta, come in tutte le corse con un clima caldo, si suda molto per cui bisogna stare attenti a integrare adeguatamente”.

Quali sono le insidie di questa edizione della corsa spagnola? Hai già in mente dove poter attaccare?

“Mi sembra un percorso molto impegnativo con tanti arrivi in salita e una crono per specialisti, vediamo come risponderanno le mie gambe”.

Questa è la prima volta che affronti Vincenzo Nibali in una corsa di tre settimane. Che effetto ti fa?

“Nessun effetto speciale a dire il vero: come sanno tutti, con Vincenzo siamo amici nella vita ma la corsa è corsa e lì saremo avversari”.

Oltre te e Vincenzo Nibali alla Vuelta di Spagna ci saranno Chris Froome, Romain Bardet e Alberto Contador. Siete voi 5 a contendervi la maglia rossa oppure vedi favoriti altri corridori?

“Quelli che lei ha citato sono alcuni tra i favoriti: io vedo molti atleti forti che potranno dire la loro e credo che possano anche esserci delle sorprese”.

Quanto si sentirà la stanchezza del Tour de France in questa Vuelta di Spagna?

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“Vedremo, sarà un aspetto da scoprire giorno per giorno”.

Che ricordi hai della tua vittoria alla Vuelta nel 2015?

“Ricordo la grande battaglia con Dumoulin fino all’ultimo giorno, il grande lavoro di squadra e poi la grande festa di Madrid”.

Hai gareggiato alla Vuelta di Spagna, al Giro d’Italia e al Tour de France. Quali di queste tre grandi corse ti piace di più e perché?

“Non vorrei sembrare banale ma mi piacciono tutte e tre, ognuna ha la propria particolarità ma non faccio preferenze”.

Quali sono i tuoi programmi per questo finale di stagione?

“Intanto ora pensiamo alla Vuelta, sulla quale sono concentrato al 100%. Sul dopo, si vedrà a bocce ferme”.

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