Tour de France – Fabio Aru ‘dopato’?! L’azzurro è una minaccia e va ‘eliminato’: ecco le clamorose insinuazioni della stampa francese

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La stampa francese questa volta l’ha fatta grossa: clamoroso attacco a Fabio Aru

Il Tour de France sta regalando spettacolo puro e forti emozioni che variano dalla gioia, all’adrenalina, passando anche per la paura. Tantissime infatti le cadute in questi primi 10 giorni di sfide in bici, molte delle quali hanno costretto importanti corridori a ritirarsi dalla 104ª edizione della Grande Boucle. Non solo cadute ma anche gioie e qualche screzio.

LaPresse/Reuters

Occhi puntatissimi su Fabio Aru e Chris Froome, i due pretendi alla vittoria finale. C’è chi però non vede di buon occhio questi due campioni, in particolar modo il giovane corridore italiano dell’Astana. Incredibile, ma vero: la stampa francese ha clamorosamente attaccato Fabio Aru giocando la carta doping, nel tentativo di farlo fuori.

Delle vere e proprie, folli, insinuazioni. Sul giornale francese Le Monde, ecco comparire nella giornata di ieri un articolo firmato da Clément Guillou, inviato speciale al Tour de France, che accusa Fabio Aru di essere dopato, o meglio, lo insinua, ‘attaccandosi’ esclusivamente alle sue frequentazioni con personaggi che hanno avuto a che fare col doping.

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Nella prima parte del pezzo si parla del corridore sardo, della sua vita: “Aru ha dato spettacolo a Planches del Belles Filles e se sta bene attacca, ha la testa dura. Come il siciliano Nibali non è cresciuto nella sua terra ma è andato in Lombardia a 18 anni lasciando Villacridro e la Sardegna prima di lui non aveva prodotto ciclisti di altissimo livello“.

Fin qui nulla di strano, ma quando Guillou mette di mezzo il doping, il manager Locatelli  e i casi Pantani, Simoni e Garzelli, viene davvero da strabuzzare gli occhi. Ma davvero?!?!

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Aru passa da Locatelli a Martinelli, che ha lavorato con Pantani e Garzelli“, si legge nel pezzo di Guillou. Un triste tentativo di gettare fango su un ciclista che potrebbe impedire la vittoria nella Grande Boucle ad un francese.

Al Tour de France non sventola il tricolore francese da ben 32 anni, quando nel 1985 trionfò Bernard Hinault. E’ quindi la frustrazione che porta i transalpini a ricorrere a questi sporchi giochetti? E’ chiaro che Fabio Aru non è amato dai francesi che spererebbero nella vittoria del talentuoso Romain Bardet, ma non sarebbe più soddisfacente vederlo trionfare meritatamente, per le sue prestazioni in bici invece che grazie a questi escamotage?

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