Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Sergio Perez ringrazia Arrivabene per averlo portato in Formula 1 e svela i suoi obiettivi per il futuro
Ormai non bisogna più chiamarlo rivelazione, Sergio Perez è senza dubbio uno dei migliori piloti di questa entusiasmante Formula 1.
Dietro i big c’è ormai questo simpatico ragazzo messicano che, al volante della Force India, continua a stupire e a inanellare punti su punti. Sono 15 ormai i Gp consecutivi in cui Perez va a punti, una striscia lunghissima che il driver ‘in rosa’ spiega così: “il segreto è solo il duro lavoro e la forza di non mollare mai. Ci sono state gare in cui non avevamo il ritmo per fare risultato, ma con la guida, la strategia e la grinta ci siamo riusciti lo stesso” commenta Perez ai microfoni della Gazzetta dello Sport.. E’ un numero importante per la Force India, che testimonia anche la grande affidabilità della macchina e della squadra, spero che andremo avanti a lungo così.
Ferrari e McLaren sbagliarono a lasciarmi andare via? Hanno pesato le circostanze. Se sono arrivato in F.1 lo devo soprattutto alla Ferrari e ad Arrivabene, che mi ha appoggiato ai tempi dell’Academy. Nel 2012 non erano nella posizione di offrirmi un sedile da titolare per la stagione successiva e così andai alla McLaren, con grandi attese. Però l’avventura si concluse dopo appena un anno, complice una vettura scarsa e poco affidabile. Alla Force India sto benissimo, ma tutti i piloti cercano l’opportunità migliore sulla piazza. La Ferrari ha fatto dei progressi impressionanti. Nel caso vogliano cambiare pilota, e forse vogliono farlo, chissà… Ma al momento non ne sono al corrente“.
Sergio Perez, poi, non rinnega il fatto di aver rotto con un suo sponsor per il tweet ironico sul Muro che Trump vorrebbe costruire fra Usa e Messico: “ero deluso. Non è bello prendersi gioco di un popolo. Sono orgoglioso di essere messicano e tengo alta la nostra bandiera. Tutta la mia famiglia è ancora a Guadalajara, dove torno spesso, anche se vivo in Svizzera. Come tutti i latini, compresi gli italiani, sento molto questo legame, che mi dà forza. E inoltre ho la fortuna di avere conservato gli amici dei tempi della scuola”. Infine, Perez sorprende tutti quando svela l’avversario più duro incontrato in carriera: “il mio ex compagno Nico Hülkenberg, ma sono riuscito a batterlo.
Attualmente Esteban Ocon è a un ottimo livello. Essendo un rookie, si vede che manca di esperienza, ma è molto veloce e se migliorerà la gestione di gara può diventare un osso duro”.