MotoGp, Marquez sicuro: “gli altri dovrebbero essere invidiosi di me! Valentino? Ecco cosa penso”

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Marc Marquez, il confronto con le difficoltà dello scorso anno e i punti di forza dei suoi avversari

Inizio di stagione complicato per Marc Marquez. Dopo un quarto posto ed una caduta il campione del mondo in carica è finalmente riuscito a trovare nuovamente un sorriso e a conquistare la sua prima vittoria, ad Austin, dove domina incontrastato ormai da 5 anni.

Nessuno avrebbe immaginato che dopo la stagione dello scorso anno le cose sarebbero peggiorate per lo spagnolo della Honda: “è difficile trovare una spiegazione, perché il pre-campionato era stato peggiore di quello di quest’anno, ma invece le prime due gare erano andare meglio. Ma quello che è successo è quello che temevamo, che con questo nuovo motore avremmo dovuto adattare le cose. Non solo il motore, ma anche il set-up è molto diverso, mentre nel 2016 abbiamo avuto una base su cui più o meno abbiamo lavorato su ogni circuito. Ora stiamo ancora cercando quella base. In Qatar ero competitivo per lottare per il podio, ma per varie circostanze non ci siamo arrivati (ha chiuso quarto), e in Argentina sono caduto quando ero in testa“, ha spiegato Marquez in un’intervista a Motorsport.com.

Quella di Termas è stata una caduta strana. Ancora non capisco cosa sia successo. Stiamo lavorando sul set-up per cercare di capire dove sia il limite. E’ sufficiente verificare il numero di cadute dei piloti della Honda e di quelli della Yamaha: le nostre sono il triplo. Questo riflette la criticità della moto. Dobbiamo recuperare del tempo in frenata, che è l’aspetto più critico e che dipende maggiormente dal pilota. In accelerazione, che è ciò su cui stiamo soffrendo di più, è praticamente impossibile cadere“, ha aggiunto il campione del mondo in carica pronto ad una remuntada simile a quella del Barcellona contro il PSG: “ora deve venire fuori il Marc del 2016, perché in Argentina ho provato ad essere quello del 2015 e sono caduto. Questa è la prova che non eravamo ancora pronti a rischiare. A volte è meglio pensare ai punti, perché ci saranno gare migliori“.

Lo spagnolo poi si lascia andare in una dichiarazione d’amore nei confronti della sua squadra: “la mia squadra è intoccabile. Tutto si può valutare, però se hai le risorse e si sentono motivati, ovunque si possono ottenere grandi cose. La chiave è la mentalità e, se si mantiene quella giusta, si possono raggiungere gli obiettivi molto ambiziosi che uno si può porre. Ora sono in Honda e, nonostante non stiamo passando il nostro miglior momento, mi sento molto bene qui. Credo che, mettendomi nei panni degli altri, a vedere il rapporto che abbiamo si possa sentire un po’ di sana invidia. Credo che ogni pilota vorrebbe trovarsi come mi trovo io con la mia squadra. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo alla domenica ed è quello di vincere. Ma se succede che cadi, la vita va avanti, perché domani è un altro giorno. Arrivare alle gare anche per una chiacchierata con i ragazzi del tuo team, e non solo per la moto, ma tante altre cose, non ha prezzo“.

Impossibile poi non parlare del tanto chiacchierato duello con Vinales: “dopo quello che ha fatto nel pre-campionato immaginavo potesse essere così forte. Durante l’inverno l’unico che più o meno aveva il suo ritmo ero io. Comunque pensavo che in Qatar avrebbe vinto più facilmente e con più vantaggio. Ma non è una sorpresa, Maverick l’anno scorso ha vinto una gara, conquistato altri podi e chiuso quarto in campionato“.

Sul connazionale della Ducati invece ha aggiunto: “dipende da quale periodo di Jorge stiamo parlando. Quando Lorenzo è in uno dei suoi momento positivi, è sempre molto veloce. Maverick forse è più regolare e non attraversa quei momenti di crollo che a volte ha Jorge. Maverick probabilmente è più costante“.

Infine su Valentino Rossi ha concluso: “è difficile da capire ed ha molto valore. Valentino è in un momento in cui è alla ricerca di motivazioni. Affronta un’altra stagione dopo 15 anni, ma la motivazione di un Gran Premio è sempre qualcosa di completamente diverso rispetto a girare a Sepang nel mese di febbraio. L’adrenalina della domenica è sempre un elemento molto potente“.

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