Intervistato da Motorsport.com, Kimi Raikkonen ha esaltato il potenziale della Ferrari, sognando una clamorosa doppietta
Sorriso tirato e poca voglia di esultare. Kimi Raikkonen non esce contentissimo dal Gp d’Australia, nonostante un quarto posto che, in altre occasioni, sarebbe stato accolto come una manna dal cielo.
Il finlandese conosce il potenziale della sua Ferrari, dunque non può che sentirsi deluso per non aver centrato il podio in una gara dominata dal compagno di squadra Sebastian Vettel. “Non ho accusato problemi particolari. Già in qualifica ho lamentato la presenza di un fastidioso sottosterzo, ed anche in gara con il primo set di pneumatici il problema si è confermato. Una volta passato dalle ultrasoft alle soft la vettura è migliorata molto, ma a quel punto non avevo più chance di recuperare posizioni. Abbiamo anche dovuto gestire un po’ di risparmio di carburante, ma credo che quel problema sia stato comune a tutti. Quando per un giro ho spinto, la monoposto si è confermata molto veloce.
Credo che abbiamo capito cosa sia mancato in qualifica, ma è stato impossibile porvi rimedio. Verstappen? Ha pressato molto nel finale e si è avvicinato, ma anche perché in quel momento stavo facendo ‘fuel-saving’. Quando ho potuto spingere per un giro sono stato più veloce, a conferma che con le soft la monoposto si comportava molto bene. E’ un po’ deludente non essere riuscito a salire sul podio, ma ricordo anche che negli ultimi anni non avevo concluso la prima gara della stagione. Al di là del risultato, abbiamo capito molte cose sulla vettura, e sono convinto che sarò dove dobbiamo essere già nella prossima gara. Abbiamo un pacchetto forte, abbiamo una buona base ed è da qui che dobbiamo guardare avanti”.
La vittoria di Vettel fa bene sperare per il futuro della Ferrari, Raikkonen è convinto che con un pacchetto del genere il team di Maranello potrebbe sperare anche in una doppietta: “credo proprio di sì, quando tutto sarà in perfetto ordine non c’è motivo per non crederci. E’ un bene per Seb, un bene per la squadra e, come ho detto, conferma che abbiamo una buona base, una buona macchina. Ovviamente c’è ancora molto da fare, è un campionato lungo e non ci resta che vedere quale sarà la storia di questa stagione”.