Nuoto, Phelps senza peli sulla lingua: “contro di me sempre avversari dopati”

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Intervenuto alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Michael Phelps si è scagliato contro gli atleti dopati

Non credo di aver preso parte a una competizione internazionale in cui tutti i miei avversari fossero puliti“. E’ la stoccata di Michael Phelps, l’atleta più vincente nella storia dei Giochi Olimpici, sentito dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti nel corso di un’udienza dedicata ai provvedimenti da adottare nella lotta al doping.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Nel corso della mia carriera, ho pensato che alcuni atleti stessero imbrogliando e in alcuni casi i miei sospetti sono stati confermati – ha dichiarato Phelps – e visti tutti i controlli a cui siamo stati sottoposti, è stato duro digerirlo“. Già durante i Giochi di Rio de Janeiro, lo Squalo di Baltimora era stato piuttosto critico nei confronti di Yulia Efimova, ammessa all’Olimpiade nonostante le positività al meldonium e la precedente squalifica per doping. La Camera dei Rappresentanti, che raccomanderà l’aumento di fondi per la Wada, ha sentito anche Travis Tygart, direttore generale dell’Usada, l’Agenzia statunitense antidoping. “Almeno due edizioni dei Giochi sono state contaminate e a Rio è stato permesso a diversi atleti russi di partecipare senza misure antidoping credibili – la sua testimonianza – nonostante le prove e l’opposizione di tutti gli atleti puliti del mondo, il Cio ha scelto di accogliere a Rio il Comitato olimpico russo“. (ITALPRESS)

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