L’Inter sembra ormai un animale senza testa che prosegue nella sua vita di tutti i giorni: il rischio è quello di farsi molto male
Ci sono, ad esempio, alcuni esseri viventi, ai quali potreste staccare la testa e loro continuerebbero, per un po’ di tempo, a vivere e comportarsi come se ancora avessero il cranio e il cervello attaccati e connessi al resto del corpo. Si dice che alcuni serpenti continuino a strisciare e a lasciare delle “S” sul terreno anche senza la loro “capa”.
Si dice che gli squali possano continuare a nuotare e a muoversi anche senza la loro importantissima parte anteriore, dotata di finissimo cerebro. Si dice che le galline possano correre portando in giro per qualche secondo solo il loro corpo, senza più né becco né testa. Ecco, l’Inter di questi tempi sembra un animale senza testa che, incurante della fondamentale mancanza, prosegue nella sua vita di tutti i giorni. In malomodo, chiaramente; per istinto, obbligatoriamente. Senza, è il caso di dirlo, né capo né coda. La testa dell’Inter, se esiste, è altrove: nascosta sotto terra come quella dello struzzo, o suddivisa in tante piccole appendici, che non si riconoscono fra di loro. Nessuno comanda. Nessuno decide. Nessuno si presenta. E l’Inter, nel frattempo, sprofonda. Attenta, Inter, quest’anno rischi davvero di farti male, perchè non c’è male peggiore di una “nobile decaduta” che pensa ancora, perché è ormai senza testa, di essere ancora “nobile”.