Villas Boas inedito: “Mourinho mi ha reso cieco. Lo amavo, poi ho conosciuto il suo lato oscuro”

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Villas Boas svela un lato di Mourinho che non tutti conoscono: “così ho rotto con José”. Verità scottanti sullo Special One

LaPresse/EFE
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Villas Boas, verità su Mourinho – C’eravamo tanto amati. Andrè Villas-Boas per anni è stato soprannominato lo Special Two per il suo lungo apprendistato alle dipendenze di José Mourinho ma fra lui e il suo mentore non corre più buon sangue e già da tempo. “Non ho nemmeno il suo numero di telefono“, racconta l’ex allenatore di Porto, Chelsea e Tottenham, che lo scorso maggio ha messo fine alla sua esperienza allo Zenit San Pietroburgo. Una rottura, quella con Mourinho, che risale al 2009 quando Villas-Boas, all’epoca ancora nello staff dello Special One all’Inter, decise di mettersi in proprio. “La mia formazione con Mourinho è stata il miglior momento della mia carriera sportiva – racconta – Ho potuto imparare molte cose e lavorare con lui ti porta a un altro livello. Quando lavori con Mourinho ti innamori di lui, vuoi essere come lui, sapere tutto quello che sa lui, diventa il tuo idolo“.

LaPresse/Reuters
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Villas Boas, verità su Mourinho – Ma nell’ottobre 2009, davanti all’offerta dell’Acadamica de Coimbra, Villas-Boas decise che era il momento di muoversi con le sue gambe. “Abbiamo rotto perché avevo l’ambizione di crescere, sentivo la necessità di fare qualcosa di più e che era il momento di iniziare la mia carriera da allenatore. Ed è lì che ho conosciuto il suo lato oscuro. Solo quando le cose cambiano ti rendi conto di essere stato cieco. Lui ha questa affascinante capacità di tirare fuori il meglio di te ed è una cosa che può avere conseguenze positive o negative. Nel mio caso, come risultato della nostra rottura, la conseguenza è stata l’inizio della mia carriera”. (ITALPRESS).

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