Atletica, Tamberi racconta l’infortunio: “ecco cosa ho pensato quando ho saltato”

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Gianmarco Tamberi svela cosa ha pensato durante il salto che gli è costato caro la scorsa settimana a Montecarlo

E’ passata una settimana ormai da quel brutto giorno in cui Gianmarco Tamberi si è infortunato, a Montecarlo. Gimbo è stato operato alla caviglia e adesso, con fatica, impegno e tanto dispiacere, cerca di pensare positivo e concentrarsi sul suo nuovo obiettivo, Tokyo 2020.

LaPresse/Alfredo Falcone
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Ad aiutarlo anche tutti i tifosi che gli stanno dimostrando tanto giorno dopo giorno: “sto andando avanti, sto cercando di superarla, soprattutto grazie alle, non posso dire migliaia ma neanche milioni, perchè credo che siano miliardi di persone che mi stanno accanto e mi stanno scrivendo, mi stanno dando un’energia una forza una voglia che è inspiegabile. MI stanno dando la forza di sorridere di nuovo, non me lo sarei mai aspettato, sapevo di essere un ragazzo ben voluto ma non pensavo così tanto“, ha dichiarato Tamberi in un’intervista ai microfoni di Sky Sport.

LaPresse/Alfredo Falcone
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L’altista azzurro poi racconta di guardare spesso quel salto che gli è costato caro: “l’ho rivisto tante volte il salto, è sbagliato dice il mio mental coach, è sbagliato dice mio padre, è sbagliato dice la mia ragazza, è sbagliato rivederlo ma non ci riesco perchè se ci penso credo sia una cosa impossibile, quindi lo rivedo e penso ‘è impossibile’. Ad un mese dalle Olimpiadi quando tutto stava andando perfettamente, quando vedo che cado nel tappetone si vede un momento in cui alzo la mano e guardo nel pubblico per cercare papà, come per dire è finita, perchè io l’ho sentito nel momento dello stacco che era finita, poi mi rialzo e provo a fare un passo e lì cado in lacrime perchè avevo capito che le speranze che mi stavo creando non esistevano“, ha aggiunto Gimbo.

LaPresse/Xinhua
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Quest’anno sono stato eletto come capitano per Rio, andavo a Rio anche come testimonial per Roma 2024 che è una cosa che io ho sempre appoggiato. Non nego che se sarò a casa la gara la guarderò e starò veramente male quel giorno. Qualsiasi sia la misura con cui vinceranno. Spero che facciano 2,48 così che non ho rimpianti perchè non avrei potuto vincere.  Il Brasile ormai è andato ma credo che il Giappone sia molto più bello e Tokyo ce lo andiamo a conquistare insieme, tutti insieme“, ha concluso Tamberi.

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