Cessione Milan che fa registrare una nuova novità: con l’acquisizione totale del club, i cinesi farebbero fuori immediatamente sia Galliani che Barbara Berlusconi
Cessione Milan, rivoluzione cinese – Scenari mutati, ma finale che rispetterà il copione. Almeno nella sostanza. Cessione Milan che prosegue senza sosta, lavori in corso e documentazione pronta ad essere riscritta: perché adesso non si tratta più per l’80% del club, bensì per il 99% (l’1% resterebbe in man ai piccoli azionisti che già detengono minime percentuali). Rivoluzione totale, che è già in corso. Perché se Silvio Berlusconi (e Fininvest) ha deciso che se distacco deve essere meglio che sia netto e totale, in casa rossonera si prepara una vera e propria ‘pulizia cinese’.
Cessione Milan, rivoluzione cinese – La firma per il preliminare è attesa la prossima settimana (31 luglio la deadline), poi a settembre ci sarà il closing che sancirà il totale passaggio di consegne del club alla cordata rappresentata da Sal Galatitoto. E con esso – come ripotato da TuttoSport – anche la rivoluzione dirigenziale: Silvio Berlusconi rimarrà Presidente onorario del club per i prossimi tre anni, ma la figlia Barbara lascerà la scena immediatamente la scena. Così come Adriano Galliani. Lo storico dirigente rossonero che sta portando avanti il mercato estivo insieme a Gancikoff, non rientra infatti nei piani cinesi che vedono in lui un profilo ormai superato, nonostante la grandissima esperienza maturata sul campo. Già a gennaio non sarà più lui a dirigere le operazioni. Rivoluzione cinese già in atto, il Milan si prepara cambiar pelle