The Players: Jason Day fatica ma non molla, Francesco Molinari al quinto posto
Jason Day, sia pure tra parecchie difficoltà, ha proseguito la sua corsa di vertice nel terzo giro del The Players Championship, allo Stadium Course (par 72) del TPC Sawgrass, a Ponte Vedra Beach in Florida, e con lo score di 202 (63 66 73, -14) conduce con quattro colpi di vantaggio sul terzetto composto da Ken Duke, dal tedesco Alex Cejka e dal giapponese Hideki Matsuyama (206, -10).
E’ al quinto posto con 207 (66 69 72, -9) Francesco Molinari, che sta effettuando un ottimo torneo e che ha guadagnato un’altra preziosa posizione. Ha rimontato il sudafricano Retief Goosen sesto con 208 (-8), insieme a Kevin Chappell, ma potrà lottare solo per rimanere tra i top ten, perché sul primato è evidente l’ipoteca di Day, numero uno mondiale, e comunque possono sperare, in caso di una sua defaillance, probabilmente solo i quattro che lo seguono, Molinari compreso.
Dopo essersi portato nelle zone alte il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre del world ranking, ha ceduto vistosamente con un 75 (+3) scivolando con 211 (-5) al 15° posto, dove è anche il connazionale Graeme McDowell. Non trarranno molta soddisfazione da un torneo in cui avrebbero voluto recitare ben altro ruolo il sudafricano Louis Oosthuizen e l’australiano Adam Scott, 23.i con 213 (-3), Bubba Watson, 34° con 214 (-2), Keegan Bradley e lo spagnolo Sergio Garcia, 40.i con 215 (-1), Zach Johnson e il tedesco Martin Kaymer, 45.i con 216 (per), Dustin Johnson, il sudafricano Ernie Els e l’inglese Justin Rose, 55.i con 217 (+1).
Hanno profondamente deluso Jordan Spieth, numero due al mondo, Rickie Fowler, numero cinque e campione in carica, e Phil Mickelson, 77.i con 143 (-1) e usciti al taglio per un colpo dopo il secondo giro che si è concluso nella mattinata, causa la sospensione per oscurità nella sera precedente.
Jason Day, dopo 36 buche in cui aveva segnato quindici birdie senza bogey, è partito per la terza frazione nel peggiore dei modi, perdendo quattro colpi in otto buche (un birdie, un bogey, due doppi bogey). Ha reagito da campione qual è e con tre birdie nelle altre dieci buche (73, +1) ha tenuto gli avversari a distanza di sicurezza. Al limite dello straordinario il 65 (-7) di Ken Duke, miglior score di giornata (otto birdie, di cui cinque di fila, e un bogey), che ora dovrà dimostrare di non averlo ottenuto solo quale prodotto di una giornata fuori dal comune.
Francesco Molinari per tre volte ha guadagnato un colpo sul campo e per altrettante volte è arrivato quasi subito il bogey a frenarlo. Il terzo birdie, alla buca 17, il par 3 in mezzo al lago dove nel secondo turno Will Wilcox ha realizzato una “hole in one” (yard 137, ferro 9), lo ha proiettato al secondo posto, ma un drive sbilenco alla 18 glielo ha fatto perdere.
Al termine ha così sintetizzato la sua bella prova: “Una giornata veramente difficile, ma credo lo sia stata per tutti. Il par è un risultato soddisfacente, perché è vero che si poteva ottenere uno score di almeno un paio di colpi sotto par, ma era altrettanto facile finire sopra senza mantenere la massima concentrazione in ogni momento. Complessivamente ho giocato bene e sono in ottima posizione. I green hanno creato parecchie complicazioni. Non era facile avvicinarsi alla buca ed era anche difficoltoso chiudere con i due canonici putt da distanze brevi. Domanitutto penderà dalle condizioni del campo: se sarà come oggi può succedere di tutto”.
Il montepremi della gara è di 10,5 milioni di dollari, il più alto in assoluto e supera di mezzo milione di dollari quelli dei major. E anche il primo classificato riceverà una cifra superiore a ogni altra gara, ben 1.890.000 dollari.