Una vita sulla giostra, tra sigarette mai spente e lotta al potere: oggi compie 69 anni Zdenek Zeman, e per l’occasione riapre Zemanlandia
Allacciate le cinture, la giostra è altamente pericolosa e non adatta ai deboli di cuore. Zemanlandia festeggia i 69 anni del suo profeta, quel signore dalla sguardo di ghiaccio e la sigaretta sempre in bocca. Compagna eterna di una vita che normale non lo è mai stata. O meglio, così normale nella sua geniale ‘follia’ da essere percepita come straordinariamente ribelle. Un alieno caduto nel mondo del calcio, Zdenek Zeman. “Meglio ultimi che senza dignità”, solo uno dei tanti motti che hanno contraddistinto una carriera entrata nella storia.
Poche parole, ma idee chiarissime. In campo e fuori. 4-3-3 come religione, sigaretta spostata dalla bocca solo per far spazio al fischietto che doveva scandire il ritmo degli ‘scaloni’: metodo di allenamento che lo ha reso famoso ovunque. Così come quel Foggia dei miracoli, capace di vincere un campionato di Serie B e salvarsi per tre stagioni di fila in Serie A senza il minimo affanno e giocando uno dei calci più belli di sempre.
La Lazio, la Roma, una carriera da giramondo con quell’alone magico che lo ha sempre accompagnato. Le lotte al ‘potere’ che lo hanno portato a una ribalta mediatica di cui avrebbe volentieri fatto a meno: le accuse di doping, la Juventus come ‘nemica’ storica, l’intramontabile visione di un calcio che non si è mai adattato alle mode ma è rimasto sempre fedele ad un’idea così bella quanto irrealizzabile. Ma capace di fare sognare come nessun’altra.
Immortale, esattamente come lui, come Zdnek Zeman. E quando ormai la sua parabola sembrava aver imboccato il viale del tramonto, ecco un’altra sigaretta da gustare a pieni polmoni: Insigne, Immobile, Verratti e un Pescara che ricordava la tanto amata Foggia. Salite e discese improvvise, come al Luna Park: ancora la Roma, Cagliari, oggi Lugano. 69 anni senza compromessi, a testa alta, con Zemanlandia parco dei divertimenti ancora oggi aperto a tutti. Giostra pronta, prego, salire. Non c’è bisogno del biglietto. Unico requisito la capacità di saper sognare, anche in silenzio, senza necessariamente fare rumore. Buon compleanno Zeman, buon compleanno Maestro.