Pantani, nuovo clamoroso retroscena: l’autista di Jeremiasse smentisce i medici di Madonna di Campiglio

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Arrivano nuove importanti dichiarazioni a creare ulteriore caos nel caso Pantani: parla l’autista dell’ispettore responsabile del controllo antidoping del Giro d’Italia del ’99

Arriva l’ennesima svolta nel caso Pantani. Sempre dalla redazione di “Premium Sport” ecco spuntare un nuovo documento esclusivo, la dichiarazione dell’autista dell’ispettore responsabile del controllo antidoping del Giro d’Italia del 1999, Wim Jeremiasse. L’autista, che portava con sè i medici, non è mai stato interrogato durante il processo di Trento, però ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni a Premium Sport, qualche mese fa. Queste dichiarazioni sono state diffuse solo adesso per rispetto delle indagini e non coinciderebbero con le testimonianze dei medici che hanno preso in consegna la provetta col campione ematico di Pantani, rilasciate durante il processo.

Foto Marco Rosi/Lapresse
Foto Marco Rosi/Lapresse

I  medici infatti hanno dichiarato di essere in tre, ma che con loro non era presente Jeremiasse. Secondo quanto dichiarato dall’autista invece, la situazione era ben diversa. Ecco una parte delle dichiarazioni dell’autista, che saranno diffuse in versione integrale all’interno dell’edizione delle ore 18.25 di Studio Aperto e, in seguito, all’interno dei tg di Premium Sport: “I medici li ho portati io, perchè ero l’autista dell’ispettore dell’antidoping Wim Jeremiasse. Abbiamo fatto colazione e siamo partiti subito, tipo 6.20 eravamo già in macchina“, ha dichiarato l’autista. Domanda: “Chi c’era su con te in macchina?”.C’era su l’ispettore Wim Jeremiasse, poi avevo su il dottore che ha fatto il prelievo del sangue…“, ha aggiunto l’autista di Jeremiasse. Domanda: “Ma uno solo (di medico, ndr) ne avevi in macchina tu?“. “No, io ne avevo su due“.

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