Hallfredsson fa mea culpa: “nuotare con gli squali? Che stupidaggine che ho detto…”

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Emil Hallfredsson, oggi centrocampista dell’Udinese, svela di aver raccontanto una bugia quando arrivò per la prima volta in Italia

LaPresse/ Valter Parisotto
LaPresse/ Valter Parisotto

Quando arrivò in Italia Emil Hallfredsson riuscì a far parlare di sé prima ancora di indossare gli scarpini e scendere su un campo da calcio. D’altronde non capita mica tutti i giorni di sentire un giovane calciatore affermare di… nuotare insieme agli squali. “In Islanda c’è una specie di parco acquatico in cui è possibile provarci, ma io non l’ho mai fatto e non ho mai avuto voglia di farlo. Però è vero che l’ho detto e non so neppure io perché. Avevo 23 anni ed ero appena arrivato in Italia e mi è venuto di dire questa stupidaggine”. Un mea culpa che arriva a distanza di anni attraverso un’intervista pubblicate oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport.

Il centrocampista islandese oggi all’Udinese racconta poi come l’inizio dell’avventura italiana fu tutt’altro che positiva: “Dell’avventura alla Reggina ricordo soprattutto il sole: avevo mai giocato fuori dall’Islanda e da noi in estate al massimo ci sono 20 gradi. In Calabria si andava in campo anche con 40 e mi venivano i colpi di sole, diventavo tutto rosso e qualche volta mi sentivo male. Se le cose calcisticamente fossero andate bene adesso avrei un ricordo migliore, però anche per la mentalità non ero a mio agio, tant’è che ad un certo punto dissi al mio agente di voler andar via”.

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