Napoli, senti Sarri: “Higuain il più forte del mondo! Per lo scudetto ci siamo anche noi”

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Maurizio Sarri non dimentica nemmeno il suo passato, fatto di Empoli e squadre dilettanti: “la domenica sera controllo al Televideo i loro risultati”

Con la grande vittoria di Bergamo e il secondo posto in classifica, si chiude uno spumeggiante 2015 per Maurizio Sarri, vera e propria guida del Napoli di De Laurentiis.

LaPresse/Massimo Paolone
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Prima la salvezza con l’Empoli, poi l’approdo in azzurro, per l’allenatore campano tante emozioni compresse tutte in pochi mesi: “è stato un 2015 bello, emozionante, come neanche io avrei pensato potesse essere a san Silvestro – racconta Sarri nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello sport C’è dentro di tutto: il girone di ritorno fantastico con l’Empoli, la salvezza anticipata, la partenza con qualche problemino a Napoli ed ora questa striscia di risultati, in campionato e in Europa. Se mi sento diverso? Per niente. Conservo i miei rapporti con tanti giocatori del passato, di quando ero tra i Dilettanti. Alla domenica sera vado su Televideo a vedere i risultati delle mie ex squadre. Sono felice, ma sono me stesso. E non ci sarebbe nessun motivo per cambiare“.

LaPresse/Spada
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Sette vittorie consecutive e Juventus di nuovo in piena corsa scudetto, Sarri non è sorpreso: “non ho mai pensato fosse sparita. Se c’era una certezza in me, era questa. Quando si sono rimessi a giocare, rieccoli qua: i favoriti per lo scudetto sono loro, perché chi è abituato a vivere a quelle quota, sa come si affrontano poi certi pericoli. La sconfitta dellInter? E’ la conferma che questo è un campionato assai equilibrato“. Adesso arriva la sosta natalizia, ma l’allenatore del Napoli non sembra entusiasta: “i numeri dicono che abbiamo attraversato questi quattro mesi in maniera entusiasmante: siamo alle spalle della capolista, segniamo tanto, per un periodo abbiamo subito quasi niente, sei affermazioni in Europa League. Le statistiche sono con noi. Si è sempre giocato buon calcio, anche a Bergamo non era facile e siamo riusciti a cogliere il massimo, contro un’antagonista che ci ha fatto faticare.

LaPresse/Gerardo Cafaro
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Preferirei giocare adesso, piuttosto che qualche turno infrasettimanale che ci va ad intasare settimane e settimane e costa in termine di sacrificio. Basterebbe poco. D’altro canto, si gioca anche altrove. Un controsenso che si potrebbe rimuovere“. L’abbraccio con Higuain, momento significativo: “lui è sensibile e fino ad ora ha trasmesso di sé un’immagine non aderente al suo carattere. Non è soltanto il centravanti più forte al mondo, ma anche un uomo con sentimenti autentici. Nella ripresa, a Bergamo, ha risposto con una doppietta Io sento la partecipazione di tutti i ragazzi, devo dire che guido un gruppo speciale. Gonzalo è un po’ rosicone, e si vede, ma basta toccargli le corde giuste: anche un campione del suo spessore ha bisogno, a volte, d’una parolina, di sentire vicino chi gli sta intorno.

LaPresse/Gerardo Cafaro
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Anche Insigne a Verona venne da me, dopo il gol: c’è sintonia tra di noi. Ho stima dei miei ragazzi“. Inizio di stagione non facile, ma poi…”appartiene a questo 2015 nel quale va messo tutto, anche i momenti meno propizi. Ma è stato in quei giorni che è nata questa squadra, che abbiamo cominciato a plasmarla. Avevamo bisogno di conoscerci e l’abbiamo fatto: siamo venuti su bene. Purtroppo l’anno solare non coincide mai con quello calcistico, però è chiaro che ognuno di noi chiede a se stesso il meglio per il 2016. Scudetto? Leggiamo quello che si diceva sei o sette partite fa, quando ad esempio la Juventus non aveva ancora collezionato tutti quei successi. Io sono concreto, realista e resto fedele a certe mie riflessioni. E comunque, spero proprio che sia bello pure questo 2016. Ovviamente“.

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