Ronaldinho, saudade rossonera: “il Milan qualcosa di speciale, Berlusconi come un padre”

SportFair

Uno sguardo pieno d’affetto all’esperienza al Milan, poi mente subito proiettata al futuro. Ronaldinho ammette: “ho una voglia tremenda di tornare a giocare”

Fabio Ferrari
Fabio Ferrari

Due colori impressi nella pelle, nonostante quella in Serie A non sia stata di certo la parentesi più brillante di una carriera che resta comunque incredibile. “Berlusconi è stato come un padre, e anche Galliani. Il Milan è stato davvero speciale, differente da tutti. L’Italia mi manca Tantissimo. Mi manca Milano, ma anche Barcellona, e mi manca Parigi. Sono arrivato al Psg che ero un ragazzino, è stato il mio trampolino di lancio, e ora vederlo fra i club più forti del mondo mi dà grande gioia”, nostalgia Ronaldinho.

L’ex Pallone d’Oro brasiliano ha parlato così in un’intervista pubblicata quest’oggi dalla Gazzetta dello Sport: “Adesso ho tempo per viaggiare, mi piace vedere paesi differenti, incontrare gente. Quando giochi è solo campo e partita, alberghi, posti che non vedi. In questo momento la mia vita è un’altra, ma otto mesi senza calcio sono già troppi per me. Ho una voglia tremenda di tornare a giocare”.

Jonathan Moscrop
Jonathan Moscrop

Ronaldinho ripercorre poi i momenti del suo addio al Milan: “Avevo avuto la possibilità di giocare nel Flamengo, la squadra che sognavo. Avevo la possibilità di giocare la Libertadores, non potevo perderla. E’ stato tutto molto rapido. Pentito? E perché? La vita è così. Col Flamengo ho vissuto sette mesi meravigliosi senza perdere una partita, è l’unica volta che ho avuto questa fortuna in un club. Eravamo diventati gli Invinctos. Ne è valsa la pena”. Firmato Ronaldinho.

Condividi