Avvio al di sotto delle aspettative, primi mugugni che iniziano a diventare sempre più insistenti. Momento delicato per Sarri al Napoli, e non ingannino i silenzi di De Laurentiis…
Chissà se la ‘sua’ Empoli l’avrà salutata con l’amaro in bocca, pizzico di nostalgia inguaribile anche per uno come lui che dalle emozioni prova a distaccarsi per essere sempre lucido e razionale. Questione di ruolo, prospettive. Che oggi lo catapultano in una nuova realtà che dopo il benvenuto iniziale inizia a mugugnare guardando i risultati del campo. Due pareggi e una sconfitta, ma soprattutto sensazione che c’è ancora tanto e tanto da lavorare.
Servirà pazienza. Quella che Napoli non avrà in eterno nei confronti di Maurizio Sarri. Se ne sarà accorto lo stesso allenatore, forse era già stato avvisato. Napoli non è Empoli, mentalità e obiettivi agli antipodi. Napoli ti ama come nessun altro posto al mondo, ma pretende di essere coccolata a fatta divertire. Come non sta succedendo. E De Laurentiis? In silenzio. Arma a doppio taglio. La scelta forse migliore al momento. Forse meglio così. Sarri avvisato. In certi casi non servono nemmeno le parole.