Il presidente De Laurentiis parla a 360° della sua creatura. Poi attacca: “Il procuratore di Gabbiadini parla troppo”
Non si lavorava in maniera così forte e pesante dall’epoca di Mazzarri. Sarri è un martellatore, abbiamo fatto una settimana in più di ritiro”.
E’ Aurelio De Laurentiis a prendere la parola e ad elogiare il lavoro del nuovo allenatore napoletano: “Sarri è deciso, garbato ma risoluto. Tutti gli vogliono bene e si sono subito adattati ai suoi nuovi schemi, completamente diversi da quelli di Benitez. La cosa che mi fa impazzire di lui è che un uomo che legge, legge romanzi importanti. Sa di cinema. Mi ha fatto ben pensare”. Sarri l’attualità, Benitez il passato: “Ci sono stati due anni con due titoli importanti, ma mi hanno fatto capire che il calcio italiano, che è molto indietro rispetto al calcio europeo, deve ritrovare all’interno del proprio bacino le capacità per venirne fuori”. Il mercato procede a gonfie vele, tutto merito di Giuntoli, l’artefice con Castori, della favola Carpi: “E’ bravissimo, un genio. Ha quella lealtà che manca nel calcio. Molti a livello mediatico si aspetterebbero delle accelerazioni riguardo il mercato sia in uscita che in entrate, ma queste ti fanno prendere degli abbagli se hai fretta”.
Nessun problema con Higuain: “Ho chiesto di prolungare altri due anni mentre il fratello e il papà mi hanno chiesto solo il rinnovo per un anno. Alla fine non abbiamo fatto nulla perchè non c’è fretta, ansia”. Infine il presidente bacchetta il procuratore di Gabbiadini: “I procuratori lo sanno che devono stare zitti e con la bocca cucita. E’ stata un’entrata a gamba tesa”. Infine una considerazione sul movimento calcio: “Tavecchio mi ha detto che siamo in tre, massimo sei ad avere i conti a posto. In Serie B c’è un disastro”.