Un capitano che è il simbolo di una squadra, Capitan Gentile è questo per EA7 Milano
Fra le chiacchiere estive e le parole che contano c’è una sottile eppur fondamentale differenza: il contenuto. Leggendo le parole di Alessandro Gentile, capitano della EA7 di Milano, si capiscono tante cose. Una su tutte: è l’uomo giusto su cui puntare per la ricostruzione della squadra e per porre le basi dei futuri traguardi del team Olimpia Milano. Gentile, dopo la sconfitta con Sassari, ha pianto molto, si è molto in*****to, e poi si è isolato. Per riflettere. Sulla sua vita. Sul suo destino. Sul suo futuro. Milano. Europa. NBA. Dopo aver pensato, “Gentile il Capitano”, ha parlato. E queste sono le sue prime parole: “Dentro ho il fuoco della rivincita”; “Io, per i prossimi tre anni, sono un giocatore di Milano”; “Il signor Armani, Proli, i tifosi: sono rimasto per loro”; “Fuggire dopo un fallimento non è nella mia natura” “Ho ripensato al calore che i tifosi mi hanno fatto sentire dopo gara 7; immenso e impagabile”. Non c’è ombra di dubbio: su di queste parole si può costruire un futuro. Sono le parole di un Capitano Gentiluomo.