L’ultimo bolide firmato dalla Casa inglese deve cambiare nome a causa di una richiesta non troppo legittima formulata dalla Porsche
In occasione del recente Salone di Ginevra 2015, la Aston Martin aveva presentato in forma ufficiale la nuova Vantage GT3, versione estrema dell’omonima sportiva inglese ispirata alle vetture da competizione impegnate nell’emozionante campionato GT3. Dotata di un potente V12 da 6.0 litri in grado di sprigionare 600 CV e caratterizzata da un kit aerodinamico particolarmente estremo e curato, questa supercar rappresenta il meglio dell’attuale produzione della Casa di Gaydon.
Sono molte le Case automobilistiche internazionali impegnate nel campionato FIA GT3 e, come logico aspettarsi, alcune vetture ispirate o derivate dai bolidi che corrono in questo tipo di competizione riportano nel loro nome proprio la sigla GT3, in modo da evocare immediatamente il loro legame con il mondo “racing”.
Purtroppo però, dopo alcune settimane dal debutto di questa nuova vettura, la Porsche ha intimato la Casa inglese di modificare il nome della Vantage , rivendicando l’uso esclusivo della sigla per la 911 GT3, la versione più estrema del “best seller” firmato dalla Casa di Zuffenhausen. La Aston ha preferito non impelagarsi in una disputa legale, decidendo di modificare il nome della sua ultima creatura in Vantage GT12, riferendosi chiaramente al frazionamento del propulsore della vettura. Nonostante non si sia arrivati in tribunale, resta l’amaro in bocca per una vicenda che assomiglia ad un “atto di bullismo” effettuato da un nobile marchio come quello tedesco, leggermente appannato da questa mancanza di stile.