A tutto Berrettini: il tennis in Italia, gli infortuni e quella battuta su Sinner agli US Open…

Matteo Berrettini si racconta al podcast di Andy Roddick: il tennis in Italia, gli infortuni, la battuta su Sinner agli US Open

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L’Italia è un Paese di tifosi di calcio ma adesso quando c’è un grande match di tennis la nazione si ferma un po’ e questo mi fa sentire enormemente fiero. Penso che abbiamo fatto una strada enorme, e il meglio deve ancora venire“. Lo ha detto Matteo Berrettini, intervistato da Andy Roddick, ultimo statunitense numero 1 del mondo, che l’ha incontrato a Cincinnati e ha inserito la loro chiacchierata nell’ultima puntata del suo podcast. Lo riporta l’Adnkronos.

Il finalista di Wimbledon del 2021 ha poi raccontato anche del periodo non troppo semplice vissuto nell’ultimo anno: “Mi sono fatto male tante volte anche da piccolo – ha spiegato – ma mi sono sempre considerato uno bravo a rientrare. Lo consideravo un po’ il mio superpotere. Spesso mi sono infortunato nei momenti in cui ero al top. Mi sono operato alla mano nel 2022 quando ero al best ranking. Sono tornato, ho vinto per la seconda volta il Queen’s e sono andato a Wimbledon. Mi sono allenato con Rafa Nadal sul Centrale e ho detto al mio allenatore: ‘Devo solo esserci fisicamente’. Il giorno dopo avevo il Covid. L’anno prima mi ero qualificato a Torino e mi sono infortunato agli addominali. Nel tennis è importante esserci e giocare con continuità“.

Mi mettevo addosso molta pressione perché non volevo perdere posizioni in classifica. Ma le cose non andavano bene e a un certo punto ho sentito il bisogno di staccare, di alleggerirmi, ritrovare la gioia per il tennis. E ora sono tornato“, ha rimarcato ancora Berrettini.

Quando ti senti bene vorresti giocare sempre, perché quello che ti dà una partita è unico. Ma è allo stesso tempo importante allenarsi, è importante non giocare una settimana anche per far riposare la mente. Devi essere intelligente, imparare dal tuo passato e dagli errori. Io capisco che, per esempio, quando non riesco a dormire perché sono nervoso, vuol dire che anche il mio corpo ha bisogno di riposo“, ha detto il tennista numero 42 al mondo prima di concludere con una battuta su Jannik Sinner: “Era un secondo turno, e il livello era davvero altissimo. Mi auguro che non succeda di nuovo allo Us Open, per nessuno di noi due“.

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