Non perdeva agli Australian Open da 6 anni. Novak Djokovic ha ceduto oggi ad un immenso Jannik Sinner, perdendo la sua prima partita in Australia dopo 33 match consecutivi vinti.
Il numero 1 al mondo non aveva mai perso una semifiinale a Melbourne ed il suo stato d’animo, oggi, non è di certo dei migliori.
Le parole di Djokovic dopo il ko con Sinner agli Australian Open
“Sono scioccato dal mio livello di gioco. Nei primi due set non ho praticamente fatto nulla. E’ uno dei peggiori match a livello Slam che ho giocato. Non è una bella sensazione ma complimenti a Jannik per aver fatto tutto meglio di me”, ha commentato Djokovic in conferenza stampa dopo la sconfitta.
“Prima di tutto congratulazioni a Sinner per aver giocato un grande match e un grande torneo fin qui. E’ meritatamente in finale. Oggi mi ha cancellato dal campo“, ha aggiunto il serbo.
“Ci ho provato, ho lottato, nel terzo set ho fatto salire il mio livello, salvando un match point e giocando un buon tie break. Ma nel quarto di nuovo ho giocato un pessimo game perdendo il servizio dal 40-0, giocando anche controvento. Sicuramente la mia prestazione non è stata un granchè. In quei momenti pensi solo a ritrovare serenità, ma allo stesso tempo bisogna aumentare il livello di gioco. Ci ho provato e il pubblico è stato fantastico. Sono stati corretti verso entrambi i giocatori. Abbiamo avuto molto supporto sia io che Jannik”, ha continuato Djokovic parlando della partita contro Sinner.
“Per essere sinceri in tutto il torneo non sono stato nemmeno vicino al mio livello migliore. Forse la partita contro Mannarino è stata ottima, ma nella maggior parte dei match giocati non ho ho giocato come faccio di solito in Australia. Quindi da un lato ero sorpreso, perchè non pensavo che avrei fatto così male nei primi due set, ma dall’altro lato non mi sono sentito lo stesso di sempre in campo lungo tutto il torneo. Uno può dire che la semifinale sia comunque un ottimo risultato, ma mi aspetto sempre il massimo da me stesso e oggi non è andata di certo così. Prima di tutto va detto che lui ha servito in maniera molto molto precisa. Per quanto riguarda me, è difficile trovare le parole. Non abbiamo abbastanza tempo. Ci sono tante cose negative che ho fatto oggi in campo in termini di gioco e non sono contento nè della mia risposta, nè del dritto, nè del rovescio. Ero sotto il par su tutti gli aspetti. Quindi lui ha dominato. Ha dominato i suoi turni di battuta. Se servi bene e non affronti mai una palla break hai un vantaggio mentale nei confronti dell’avversario e puoi mettere pressione a lui. Congratulazioni a Jannik, ha giocato un match perfetto”, ha affermato ancora.
“Ora non riesco a riflettere bene. Subito dopo il match è difficile ragionare con calma. Forse domani ci penserò, forse tra un po’ di giorni, ma sicuramente ho tante cose di cui essere orgoglioso. Prima o poi bisognava perdere. Almeno ho provato a dare tutto quello che avevo in un momento in cui non stavo giocando bene e ho perso contro un giocatore che ha un’ottima possibilità di vincere il suo primo Slam. Sicuramente questa è stata una città speciale, è stato il mio Grand Slam della carriera. Spero di avere la chance di tornare qui e giocare almeno per un’altra volta per riprovare queste emozioni”, ha proseguito parlando della striscia di 33 vittorie in Australia interrotta da Sinner.
“Già prima colpiva la palla molto forte sia di dritto sia di rovescio. E’ ormai famoso per come schiaffeggia la palla, gioca veloce, gli piace essere aggressivo. Penso che il suo servizio sia migliorato molto. Lo direziona molto bene e ha anche aumentato la velocità. Sul piano mentale è sempre stato molto tranquillo in campo, ma forse faticava a esserlo nei match più importanti. Ora però il cerchio si sta chiudendo. Naturalmente Darren Cahill, che è un coach di grande esperienza e ha lavorato in passato con gente che è stata numero uno al mondo, lo sta aiutando sul piano mentale, insieme a tutto il resto. Ha un grande team con sè, il suo percorso è quello giusto. Tra un paio di giorni potrà vincere il suo primo Slam”, ha concluso parlando di Sinner.