La moglie di Paolo Rossi, attraverso una lunga lettera pubblicata sui social, ha deciso di ricordare l’ex calciatore. Sono passati tre anni dalla morte dell’ex Nazionale, a causa di un tumore ai polmoni.
La moglie Federica Cappelletti ha pubblicato sui social un messaggio commovente: “tre anni fa, oggi, pochi minuti alla mezzanotte sarebbe finita. È finita. Tre anni fa, oggi te ne sei andato in silenzio, dopo nove mesi di dolore e di battaglie, tra la sofferenza e la paura. Siamo stati sempre insieme, fino alla fine. Nel bene e nel male, ricordi? Non ti ho lasciato nemmeno un istante, ho lottato con te, ti ho amato nel profondo e continuo ad amarti così. Sono passati tre lunghi anni ma il mio ricordo è rimasto intatto e oggi rinnova il dolore disumato di tre anni fa.
Tre anni fa, oggi, hai lasciato me e i tuoi figli ma per noi non te ne sei mai andato. Rimani il passato, il presente e il futuro delle nostre emozioni, delle nostte scelte, del nostro cammino. Un’ispirazione, la nostra forza che parte dalla consapevolezza di essere stati tanto amati da te. Oggi voglio ringraziarti ancora per avermi regalato la felicità, per avermi amato tanto, per avermi reso la donna che sono, per avermi lasciato tanto di te, per avermi donato la gioia di essere moglie, madre di due splendide figlie, tenere bambine quando te ne sei andato e oggi adolescenti di cui vado sinceramente fiera. Grazie di avermi insegnato la vita. Sei stato immenso ma professavi la semplicità. Le mie parole sono spesso le tue parole.
Le mie scelte le tue. Il sorriso dei tuoi figli il tuo sorriso. Ti ho conosciuto come non avrei mai immaginato e sei diventato il mio tutto. Il nostro tutto. Andare avanti è stato complicato ma mi e ci hai insegnato anche questo. Testa alta, coraggio, determinazione e forza. Me lo ripetevi sempre. L’ho fatto, l’abbiamo fatto. Continuiamo a farlo. Ogni singolo giorno. E tu sei con noi, scolpito nei nostri cuori e nella mente, portando sempre gioia, valori, principi. Spero tu sia orgoglioso di me, di noi. Grazie Paolo, ancora una volta immenso, unico, insostituibile. Rimani la radice dei nostri alberi. Manchi, tanto. Sempre. Ma come vedi abbiamo continuato a camminare. Come volevi. Ciao amore. Vola alto, questa volta si, ovunque tu sia”.